Stati Uniti: Assistente colpevole di abusi su bambini autistici a bordo dello Scuolabus
Stati Uniti: Assistente colpevole di abusi su bambini autistici a bordo dello Scuolabus
Una vicenda di estremo turbamento è emersa recentemente negli Stati Uniti, coinvolgendo tre bambini con autismo grave che sarebbero stati vittime di abusi fisici e mentali da parte di un’assistente a bordo di uno scuolabus. La 29enne K.J. è stata arrestata dalla polizia di Englewood, Colorado, con l’accusa di aver perpetrato violenze contro questi giovani studenti speciali.
Secondo quanto riportato, i tre bambini, non in grado di parlare, avrebbero subito tali abusi per un periodo di sei mesi mentre si trovavano su un autobus per disabili appartenente alla Littleton Public Schools. Le accuse includono episodi di colpi fisici e aggressioni verbali, perpetrati da J., la quale era stata incaricata di assistere specificamente questi studenti.
Il dipartimento di polizia di Englewood ha reso noto di aver confermato che più di uno studente autistico e non verbale è stato maltrattato dalla sospettata all’interno del veicolo scolastico. La gravità delle azioni viene descritta come “insondabili” da uno studio legale coinvolto nella vicenda.
La scoperta di questa situazione è avvenuta nel settembre dello scorso anno, quando i genitori hanno cominciato a notare significativi cambiamenti nel comportamento dei loro figli, insieme a segni di lesioni fisiche quali graffi, contusioni, e altri traumi non spiegati. Tuttavia, le iniziali preoccupazioni sollevate dai genitori non hanno portato ad una risposta adeguata da parte della scuola fino a gennaio, quando un video anonimo girato a bordo dello scuolabus ha finalmente rivelato la realtà degli abusi.
Il filmato, diffuso dai media statunitensi, mostra la donna mentre colpisce e prende a pugni un fragile bambino di 10 anni, sconvolgendo chiunque abbia assistito a queste immagini.
Il coinvolgimento della donna in questi atti ripugnanti solleva questioni importanti sulla sicurezza e sul trattamento dei bambini con disabilità all’interno delle istituzioni educative. L’arresto della sospettata è un passo fondamentale verso la giustizia per le vittime e le loro famiglie, che meritano rispetto e protezione.