Tassa d’imbarco le compagnie di navigazione vanno al Tar, i sindaci della Costiera amalfitana chiedono esenzione

Tassa d’imbarco le compagnie di navigazione vanno al Tar, i sindaci della Costiera amalfitana chiedono esenzione per lavoratori e residenti . Che è ovviamente impossibile solo per loro, a questo punto anche il Cilento, Capri , la stessa Salerno, insomma verrebbe svuotata quasi del tutto la ratio di una tassa fatta in fretta e furia per raccogliere soldi, ma non si sa se venga anche usata per migliorare i servizi. Davvero una strana idea, se non la si vede solo nell’ottica di un incremento per la città. Ecco, secondo noi, potrebbe avere un senso se collegata a migliorie chiare, anzi pensando a Positano, che ha un flusso insostenibile di due milioni di persone, senza sufficienti servizi, avrebbe più senso una tassa di sbarco, poi programmato e non improvvisato, per non mettere in difficoltà le aziende , compagnie, ma anche agenzie di viaggi, che comunque devono farsi i conti e rischiano brutte figure con i turisti, intanto si scatena la guerra . Gli operatori marittimi annunciano ricorso al Tar contro la delibera con cui il Comune di Salerno ha istituito dall’1 aprile la tassa d’imbarco presso i moli della città capoluogo. Questo indipendentemente dall’esito del tavolo tecnico (la riunione prevista per il 15 aprile fu annullata per sopraggiunti impegni istituzionali del rappresentante di governo) convocato nuovamente dal prefetto di Salerno, Francesco Russo, per il 2 maggio e al quale sono stati invitati a partecipare Travelmar, sindaci di Salerno e della Costiera, Regione Campania e Capitaneria di Porto Già perché quello varato dal comune capoluogo resta un provvedimento fortemente osteggiato principalmente dalle società che effettuano i collegamenti via mare con la Costiera Amalfitana. Un servizio che contribuisce da anni non solo ad accorciare i tempi di percorrenza ma soprattutto a snellire in maniera sostanziosa il traffico veicolare sulla statale 163. L’iniziativa di un ricorso alla giustizia amministrativa, peraltro annunciata già all’indomani dell’istituzione del balzello e della comunicazione dell’Autorità Portuale che invitava le compagnie di navigazione ad provvedere alla riscossione del balzello e concordare con gli uffici comunali le modalità di corresponsione, si è ora concretizzata dopo la formalizzazione della tassa da parte del comune di Salerno attraverso i propri atti deliberativi.Un balzello aspramente contestato da tutti i fruitori del servizio di trasporto marittimo comprese le stesse agenzie turistiche e di navigazione secondo la tassa d’imbarco costituisce «l’ennesimo aumento a carico dei turisti che hanno scelto le nostre destinazioni, provocando un forte disagio e soprattutto lo sconcerto degli operatori turistici, perché coincide con l’inizio della stagione turistica». E per questo, anche loro, appena qualche settimana fa, ne chiesero la sospensione in quanto contribuirebbe a vanificare sforzi e sacrifici degli operatori profusi fin qui per consolidare l’immagine e la reputazione per il turismo. Temi caldi di cui si discuterà, dopo la riunione della conferenza dei sindaci di giovedì nel corso della quale è stato chiesto il coinvolgimento delle amministrazioni locali nei processi decisionali relativi alle vie del mare, nel corso del tavolo tecnico convocato per giovedì 2 maggio alle ore 10 dal prefetto di Salerno presso il palazzo di governo. In quella sede ci saranno anche i vertici della Capitaneria di Porto di Salerno ai quali anche i sindaci hanno chiesto di rivedere, ove possibile, dell’ordinanza con cui si estende lo spazio temporale necessario a garantire la sicurezza tra le operazioni di sbarco e di attracco dei mezzi navali in transito.
Tassa d’imbarco: sindaci Costa d’Amalfi chiedono esonero per lavoratori e residenti
La Conferenza dei Sindaci chiede l’esonero della tassa d’imbarco per lavoratori e residenti e invita il Signor Prefetto di Salerno a riconvocare il tavolo tecnico per la revisione dell’ordinanza accosti della Capitaneria di Porto
Rimodulazione della tassa d’imbarco istituita dal Comune di Salerno e, ove possibile, revisione dell’ordinanza della Capitaneria di Porto che regola gli accosti dei traghetti delle vie del mare. Sono queste le richieste che saranno inoltrate dalla Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi riunitasi ieri a Praiano per discutere alcuni dei temi caldi in vista dell’imminente stagione estiva. Nel corso della riunione, presieduta dal sindaco di Cetara, Fortunato Della Monica, a capo dell’organismo che tiene insieme i primi cittadini dei quattordici comuni della Costa d’Amalfi, è stata affrontata l’annosa questione relativa alla tassa d’imbarco istituita dal’1 aprile e che al momento non colpisce soltanto turisti e comitive di vacanzieri. I sindaci della Costiera presenteranno pertanto formale richiesta al Comune di Salerno di revisione del balzello, invitando con forza l’amministrazione comunale della città capoluogo a prevedere un esonero proprio per le categorie maggiormente interessate che utilizzano le vie del mare, ovvero lavoratori e cittadini residenti.
La Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi, sempre in vista dell’imminente stagione estiva, si rivolgerà inoltre, con il dovuto garbo istituzionale, al signor Prefetto di Salerno, affinché proceda alla riconvocazione del tavolo tecnico previsto per lo scorso 15 aprile e annullato in seguito a sopraggiunti e inderogabili impegni del rappresentante di Governo. L’incontro con operatori marittimi, amministrazioni comunali di Salerno e della Costiera, Regione e Capitaneria di Porto di Salerno si rende più che mai necessario affinché si discuta anche della revisione, ove possibile, dell’ordinanza con cui si estende lo spazio temporale necessario a garantire la sicurezza tra le operazioni di sbarco e di attracco dei mezzi navali in transito. Un provvedimento che rischia di riverberarsi sugli utenti delle via del mare, residenti compresi, e di avere anche conseguenze sulla circolazione stradale lungo la statale Amalfitana, già oltremodo ingolfata nei periodi di alta stagione.
I Sindaci della Costa d’Amalfi, infine, richiedono con forza che le Amministrazioni locali siano coinvolte nei processi decisionali relativi alle vie del mare, alla luce dei significativi impatti e riflessi che essi determinano sull’ordine pubblico e la gestione delle emergenze.