A Meta presentato il Club del Fumetto Penisola Sorrentina
Se ho imparato una cosa dall’essere un fumettista, è quanto il gioco sia importante per la creatività e la felicità. Bill Watterson
Meta (NA) Sabato 18 maggio, presso la fumetteria Akiba di via Corso Italia al civico 92, è stato presentato il “Club del Fumetto Penisola Sorrentina” associazione dedicata a quella che il critico francese Claude Beylie definì con lungimiranza “la nona arte”, che avrà tra i suoi scopi quello di promuovere il fumetto (nel senso ampio) attraverso iniziative, manifestazioni, tornei e happening. Fondatori del “Club del Fumetto Penisola Sorrentina” l’avv. Luca Vittorio Raiola, che divide da sempre la sua passione per le materie giuridiche con l’arte del fumetto, che lo ha visto impegnato negli ultimi anni anche come sceneggiatore in varie pubblicazioni di respiro nazionale e la promozione sul nostro territorio di quest’arte che non si può più relegare al solo intrattenimento e che merita, come a suo tempo fu ampiamente dimostrato da Umberto Eco, l’accostamento alla Letteratura non solo per ragazzi. Con lui Francesco Lombardo che dal 2008, anno di apertura del suo Comic shop, ha mostrato di avere le giuste competenze e capacità imprenditoriali, che gli hanno consentito di offrire ad un territorio come il nostro, dove anche le classiche librerie trovano sempre meno spazio, un luogo dove invece domanda e offerta, che in realtà ci sono, potessero incontrarsi, vincendo una scommessa molto coraggiosa, con lui divide quest’onere e passione il collega Francesco d’Esposito che completa questo trio di professionisti, preparati, determinati e appassionati. Ricordo di Stefano Santarelli (fondatore della Scuola Romana dei Fumetti, firma tra gli altri di Martin Mystère e Dylan Dog) una bella introduzione al suo manuale “Raccontare a fumetti”: «Dai, raccontami una storia!», disse la ragazza primitiva al ragazzo primitivo. E lui, probabilmente, iniziò a disegnare sulle pareti rocciose della caverna dove vivevano accompagnando i disegni con le parole. Ora, non sappiamo se sia andata proprio così, ma è certo che l’esigenza dell’uomo di raccontare storie, e di raccontarsi, si perde nella notte dei tempi. Così come quella di disegnare. Il fumetto è il punto d’incontro di questi due impulsi della natura umana, che nel corso dei millenni si è sviluppato in un linguaggio sempre più raffinato fatto di segni, disegni e parole. Oggi i fumetti sono industria, artigianato, arte, divulgazione o semplice intrattenimento e possono trasformarsi in cinema, cartoon, serie televisive oppure viaggiare liberi e indipendenti nel web”. Se il fumetto nasce e diventa quello che ci ha descritto Santarelli, ciò che lo anima lo lascio raccontare a Mario Punzo (fondatore della Scuola Italia Comix a Napoli) che ai colleghi di “Cultura a Colori” così descrive i suoi inizi: “Una passione non nasce cosi, all’improvviso. È una cosa insita già in te, sono sempre stato una persona che ha amato lettura e fumetto, vedo queste cose come un corpo unico, non si possono scindere per me. Ho iniziato preso con delle vignette per Il Mattino, poi però ho fatto Accademia e con questo il mio interesse si è spostato più verso l’arte, sia antica che contemporanea, poi ho messo in atto uno studio di disegnatori di fumetti e questo ha portato poi alla scuola”. Rifacendomi alle riflessioni di Santarelli e Punzo, credo che una delle caratteristiche fondamentali del fumetto sia l’acclarata capacità di questo medium di veicolare le passioni tra generazioni; un fumetto piace tanto al bambino di tre anni quanto all’adulto di novanta ed è nello stesso tempo inclusivo, esso infatti permette il dialogo tra diversità culturali e sociali, non ha barriere anzi le abbatte: il fumetto parla anche al disabile e si offre come mezzo espressivo a chiunque ne abbia necessità, vi invito a leggere di Paolo Bruno Donzelli “Il linguaggio dei fumetti nella sindrome dello spettro autistico” per comprendere la raffinata potenza di questo linguaggio. Il “Club del Fumetto Penisola Sorrentina” rappresenta dunque un’occasione di dialogo e incontro per tutti, riprendendo una metafora cara a Osamu Tezuka concludo ribadendo: “I fumetti sono una lingua internazionale, possono attraversare confini e generazioni. I fumetti sono un ponte tra tutte le culture.” Infine un ringraziamento va a quanti numerosi sabato pomeriggio hanno riempito la fumetteria Akiba facendo sentire la loro calorosa partecipazione, agli illustratori Aldo Terminiello, Barbara Ansaldi, Andrea Nuzzo e Ersilia Onoratelli.
di Luigi De Rosa
Club del Fumetto Penisola Sorrentina