Amalfi, maestra accusata di maltrattamenti e lesioni: dopo 9 anni assolta in appello, ma dovrà risarcire l’alunna

Amalfi, maestra accusata di maltrattamenti e lesioni: dopo 9 anni assolta in appello, ma dovrà risarcire l’alunna

Una lunga battaglia legale durata quasi 10 anni si è conclusa con una parziale vittoria per l’ex alunna di una scuola elementare di Amalfi. La Corte d’Appello di Salerno ha infatti, come riporta Petronilla Carillo de “Il Mattino”, confermato l’assoluzione dell’insegnante accusata di maltrattamenti, ma l’ha condannata per lesioni colpose.

La vicenda risale al 2015, quando la bambina, all’epoca di 9 anni, denunciò ai genitori i comportamenti vessatori e umilianti subiti in classe. I genitori si rivolsero ai Carabinieri e il preside avviò un procedimento disciplinare nei confronti dell’insegnante, culminato con una sospensione dal servizio per un giorno.

Un episodio in particolare aveva scatenato la denuncia: la bambina aveva chiesto alla maestra di andare in bagno, ma le era stato ripetutamente negato il permesso. Decisa a non sopportare più, la piccola si era alzata per uscire, ma la maestra le aveva afferrato il braccio strattonandola e spingendola affinché si risedesse, vietandole di andare in bagno.

Nonostante un certificato medico attestasse le contusioni subite dalla bambina, il pubblico ministero nel 2016 chiese l’archiviazione del caso per mancanza di prove. La difesa dell’alunna, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Della Monica, si oppose e ottenne un supplemento di indagine.

Dopo una seconda richiesta di archiviazione, la difesa riuscì a far formulare l’imputazione per maltrattamenti e lesioni. Al termine di un processo durato oltre due anni, il giudice di primo grado assolse l’insegnante ritenendo insussistente il reato di maltrattamenti e escludendo che il certificato medico potesse confermare le lesioni subite.

La difesa della parte civile presentò appello ai soli effetti civili, sottolineando la credibilità della bambina e la veridicità del suo racconto. La Corte d’Appello ha accolto l’appello, confermando l’assoluzione per maltrattamenti ma condannando l’insegnante per lesioni colpose.

L’insegnante dovrà quindi risarcire l’ex alunna per i danni subiti e provvedere al pagamento delle spese processuali.

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