Antenne 5G a Piano di Sorrento, la petizione supera le 1700 firme. In esclusiva il Comunicato ufficiale del Comitato Civico
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato ufficiale del Comitato Civico sulle antenne che risponde a quanto scritto dal Sindaco Salvatore Cappiello sui social. Dal Comunicato si apprende come le firme raccolte siano ben oltre le 1700 e, fonti interne al comitato, ci informano che a queste oltre 1700 firme si debbono aggiungere le 106 raccolte su internet più ben 43 esercizi commerciali che hanno aderito apponendo in calce alla petizione il proprio timbro. Una simile mole di consensi crediamo che non solo non possa essere trascurata ma imponga all’Amministrazione una rivalutazione di tutto il progetto confrontandosi apertamente e senza preconcetti con i rappresentanti del Comitato che rappresentano indubbiamente una parte importantissima della popolazione e del tessuto socio economico carottese.
Ecco in esclusiva il testo integrale del Comunicato Ufficiale del Comitato Civico di Piano di Sorrento:«Il costituendo Comitato Civico con rammarico constata che, a fronte della protocollazione di oltre 1700 firme a sostegno della sua petizione sul problema antenne di telefonia mobile a Piano di Sorrento, l’Amministrazione Comunale, in luogo di procedere a contattare i firmatari sulla mail fornita per concordare un primo incontro ufficiale, preferisce uscire con un comunicato sui social, modalità oltre che irrituale assolutamente controproducente come azione propedeutica ad un incontro costruttivo.
Inoltre in questo comunicato l’Amministrazione pone sullo stesso piano il diritto di rango costituzionale alla salute con il diritto alla connessione di rango certamente inferiore. Si aggiunga che il diritto alla connessione consiste nel garantire ad ogni persona eguale diritto di accedere ad internet “con modalità tecnologicamente adeguate e aggiornate che rimuovano ogni ostacolo di ordine economico e sociale” (Art. 2 co. 2 Dichiarazione dei Diritti in Internet) e tale “diritto fondamentale di accesso a Internet deve essere assicurato nei suoi presupposti sostanziali e non solo come possibilità di collegamento alla Rete” (Art. 2 co. 3). Quindi se l’Amministrazione invoca tale diritto deve adoperarsi non tanto per potenziare la linea mobile che, come è noto è a pagamento, ma dovrebbe pensare a coprire il territorio comunale con una rete Wi-fi gratuita. Con questo non affermiamo che tale tecnologia sia più sicura di quella 5G ma semplicemente chiediamo coerenza nelle altrui argomentazioni.
Nello stesso comunicato si legge che i timori di una parte dei cittadini spesso sono dovuti alla poca conoscenza della materia e che l’Amministrazione sarebbe disposta ad un dialogo per dissipare dubbi e fare corretta informazione. Simili affermazioni sottovalutano molto l’operato del Comitato che è ben consapevole che al momento gli esperti del settore sono divisi sulla pericolosità delle antenne di telefonia mobile che potrebbero cagionare danni a lungo periodo, un po’ come anni fa fece l’amianto ritenuto sicuro salvo poi accorgersi che i danni si manifestavano anche 30 anni dopo. Sembra invece che la nostra Amministrazione possa contare su certezze assolute e far assurgere la propria tesi come quella corretta, quasi come un dogma.
Intendiamo anche far notare come la presunta scarsa ricezione nel territorio di Piano di Sorrento viene smentita dalle rilevazioni ufficiali del gestore “Wind3” di cui alleghiamo la cartina con evidenziate le zone servita dal 5G. E’ evidente che, se anche gli altri gestori utilizzassero le postazioni ora utilizzate dalla Wind3 e già presenti, la ricezione migliorerebbe anche per loro senza utilizzare altri spazi.
Sottolineamo come la scelta sul posizionamento delle antenne che si va a compiere, come detto, potrebbe incidere in futuro sulla salute dei cittadini. Ne consegue che, nel caso le paventate conseguenze deleterie per la salute si andassero poi concretamente a manifestare, l’Ente e l’Amministrazione attuale, ed in particolare coloro che in sede di votazione si esprimeranno a favore, ne risponderanno, oltre che sul piano politico, in ogni sede.
Per concludere il Comitato resta in attesa di una proposta di incontro ufficiale comunicato con un adeguato anticipo in modo da poter eventualmente far presenziare anche esperti di nostra fiducia appunto per fare corretta informazione, un incontro che non sia una semplice lezione sulla sicurezza del 5G (impartita poi da chi?) ma un incontro in cui nessuno si presenti con certezze assolute ed ambedue le parti cerchino la migliore soluzione possibile nell’interesse preminente della salute delle generazioni future».