In Campania mancano circa diecimila infermieri, fuga verso Nord ed Estero. La crisi estiva inizia a farsi sentire, in tutta la Penisola mancano circa 70mila unità. L’emergenza riguarda anche i medici soprattutto nei pronto soccorso.
La situazione è quantomai preoccupante e non sembra risparmiare neanche i tecnici tra i quali si annoverano percussionisti, tecnici di laboratorio e radiologia, nonché unità operative sulle ambulanze del 118. Intanto a soffrire di questa situazione che tenderà a peggiorare nei prossimi anni, a meno di una inversione di rotta decisa, sono principalmente i pazienti. Infatti si calcola un rischio di taglio di oltre il dieci per cento dei posti letto nonché la chiusura di molti reparti dei vari presidi ospedalieri. Con i contratti a sei mesi verrà ridotto e “tamponato” il disagio.
Questo è il segnale che Antonio D’Amore, manager dell’azienda ospedaliera Cardarelli di Napoli, consegna attraverso le colonne de “Il Mattino”. Attualmente per la piena funzionalità del Cardarelli mancano oltre cento infermieri. I giovani sono sempre più propensi a lasciare il Meridione per cercare lavoro laddove hanno la possibilità di guadagnare di più. Con il personale sotto organico anche le liste d’attesa rischiano di allungarsi ancora di più. Tagli e freni alle nuove assunzioni hanno fatto sì che l’emergenza arrivasse a tali numeri.