Eurovision, fischi per Eden Golan di Israele . Angelina Mango piace, ma non è favorita
Eurovision, fischi per Eden Golan di Israele . Angelina Mango piace, ma non è favorita Com’era prevedibile la Malmo Arena non ha accolto favorevolmente la cantante israeliana Eden Golan e non le ha risparmiato i fischi nemmeno alla Finale di Eurovision Song Contest. Già in Semifinale e alle prove si sono levati dagli spalti le manifestazioni pro Palestina. Stamattina a Helsinki diversi manifestanti hanno protestato per la presenza di Israele alla manifestazione nonostante la situazione drammatica a Gaza.
In effetti fa riflettere l’esclusione della Russia per la guerra in Ucraina, mentre Israele partecipa come se niente fosse nonostante quella che è oramai definita da tutti una strage in Palestina a Gaza.
Eden Golan ha cantato “Hurricane” che parla di una donna che sta cercando di superare l’uragano che ha lasciato dentro di sé un’amore finito. Quindi una canzone che non ha alcun riferimento politico, come da regolamento. Eppure anche stasera i fischi, nonostante gli applausi registrati, si sono sentiti benissimo e lo stesso commentatore Gabriele Corsi, in diretta su Rai 1, ha ammesso onestamente che le proteste si sono sentite benissimo. In effetti è anche poco, se si pensa che in tutto il mondo, dagli studenti delle Università USA, insomma anche l’America è contro questo sterminio , ma il comportamento dell’Occidente, e anche l’Europa, con gli alleati israeliani non è la stessa che si è avuta con la Russia, che pur ha violato diritti umani con la guerra e l’invasione, due pesi e due misure..
Questa situazione di tensione però potrebbe compattare il televoto a favore di Israele e potrebbero esserci delle sorprese. Del resto al momento, secondo i bookies, Eden Golan è posizionata al secondo posto, dietro il favorito Baby Lasagna della Croazia. Basti pensare a cosa hanno fatto le lobby del televoto in Italia con i dati diffusi erroneamente dalla RAI . Comunque bene Angelina Mango, una donna solista che viene da Sanremo dopo la Cinquetti 60 anni fa , ma non ha possibilità di vittoria, chissà cosa avrebbe fatto Geolier? Il nostro pensiero va proprio a lui, a proposito di televoto, se le lobby ebraiche, come si dice, si organizzano, c’è concreta possibilità che la cantante di Gerusalemme vinca, dal punta di vista artistico nulla da dire, anche come personalità non ha reagito ai fischi, proprio come ha fatto Geolier fra l’altro, le perplessità non sono legate all’appartenenza ad Israele, ma al fatto che un paese aggressore non dovrebbe partecipare a questi contest come si è fatto con la Russia, altrimenti si fanno partecipare tutti, sul principio che per l’arte non c’è colpa di appartenenza , e va bene anche così, ora come andrà a finire?
Una curiosità che rende ancora più intrigante la vicenta. Eden Golan è cittadina russa. Molto probabile che, quando ha accettato di rappresentare Israele all’Eurovision Song Contest 2024, Eden Golan non sapesse quello a cui sarebbe andata incontro. Ancora prima di arrivare a Malmö, in Svezia, sono stati in molti a chiedersi se fosse il caso che il festival aprisse le porte a Israele alla luce di quanto succede ancora oggi a Gaza, portando di fatto Eden Golan al centro di una polemica non solo per la sua provenienza ma anche per i suoi rapporti con la Russia, che l’Eurovision ha scelto di escludere dalla competizione dal 2022. Vent’anni e oltre 760mila ascoltatori su Spotify, Eden Golan è nata in Israele nel 2003 da genitori ebrei immigrati dall’ex Unione Sovietica. È cresciuta a Mosca, dove la famiglia si è trasferita per il lavoro del padre, iniziando a muovere i primi passi nel mondo della musica fino a partecipare nel 2018 a The Voice Kids Russia, programma che l’ha resa popolarissima in patria. Lasciata la Federazione Russa nel 2022 e ritornata in Israele, con la partecipazione al talent HaKokhav HaBa Golan si è aggiudicata il posto all’Eurovision, raccogliendo ora fischi e ora solidarietà anche per via della sua canzone, Hurricane.