Francesco Facchinetti: “Mio padre Roby è stato assente, devo tutto a mia madre”

18 maggio 2024 | 18:08
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Francesco Facchinetti: “Mio padre Roby è stato assente, devo tutto a mia madre”

Francesco Facchinetti: “Mio padre Roby è stato assente, devo tutto a mia madre”

Francesco Facchinetti è stato ospite della trasmissione Ciao Maschio, andata in onda sabato 18 maggio in seconda serata su Rai1. Durante l’intervista con Nunzia De Girolamo, il manager e cantante ha parlato apertamente del suo rapporto con i genitori, rivelando particolari toccanti della sua infanzia e adolescenza.

L’assenza del padre Roby

Nel corso della conversazione, Francesco ha confessato di aver sofferto molto per l’assenza del padre, Roby Facchinetti, noto musicista dei Pooh. “Era davvero difficile spiegarmi perché mio padre non fosse con me a scuola, alle feste di fine anno o ai compleanni”, ha raccontato. Francesco ha descritto come la mancanza del padre abbia segnato profondamente i suoi anni formativi: “Sono cresciuto con un padre molto assente, per me era difficile spiegarmi questa cosa. Con il tempo ho capito che si è dedicato ad un’altra cosa e ha regalato amore a tanti italiani”.

La forza della madre

Contrariamente al rapporto con il padre, Francesco ha parlato con grande affetto di sua madre, sottolineando il ruolo fondamentale che ha avuto nella sua vita. “Il rapporto con lei, invece, è stato molto forte. È stata lei a crescermi, se sono arrivato a 43 anni fino a qui lo devo esclusivamente a lei,” ha dichiarato con gratitudine. Ha anche ricordato le sfide che sua madre ha affrontato, avendolo avuto a soli 18 anni: “Mi ha cresciuto da sola, ha imparato a fare la madre pian piano”.

La nuova carriera di procuratore sportivo

Recentemente, Francesco Facchinetti ha intrapreso una nuova avventura professionale nel mondo del calcio. Ora è agente FIFA e ha superato con successo l’esame per ottenere il patentino. Su Instagram, ha condiviso la sua gioia: “Sono libero di operare: promosso. Sono tornato bambino, sto impazzendo e sono felicissimo. Esame passato al secondo tentativo. Ben 600 pagine in inglese, 20 domande e solo 5 errori possibili”. Francesco ha rivelato che non è stato facile ottenere la certificazione: “La prima volta mi hanno bocciato per sei errori e la seconda è stata quella buona. Ho studiato praticamente per due mesi e mezzo, ma ce l’ho fatta. Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine. Adesso si inizia. Sono libero di operare sul mercato mondiale, ho il patentino FIFA”.

Conclusioni

Francesco Facchinetti ha condiviso con sincerità le difficoltà e i successi della sua vita, mettendo in luce l’importanza del supporto materno e la determinazione nel raggiungere nuovi traguardi professionali. La sua storia è un esempio di resilienza e di come, nonostante le sfide, sia possibile costruire una carriera di successo e una vita piena di soddisfazioni.

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