Franco Di Mare ha perso l’ultima battaglia. Il ricordo dell’ex sindaco di Ravello Secondo Amalfitano

18 maggio 2024 | 06:06
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Franco Di Mare ha perso l’ultima battaglia. Il ricordo dell’ex sindaco di Ravello Secondo Amalfitano

Ravello, Costiera amalfitana Il mio rapporto con Franco Di Mare è stato sempre di rispetto e stima reciproca anche se in alcuni momenti abbiamo avuto opinioni diverse. L’uomo e il giornalista hanno sempre avuto il mio apprezzamento, tanto da che in un articolo di un confronto a distanza, che allego per memoria e per affetto nei suo confronti, scomodai Totò per qualificarlo e scrissi :”A me mi piace”.
Ma non voglio parlare di quel passato, anche perché in queste ore centinaia di firme più prestigiose e qualificate della mia stanno scrivendo per rendergli onore e meriti; voglio parlare del mio rapporto con lui negli ultimi mesi e di quel sottile ma possente filo che ci ha accomunato e che si chiama cancro. Per la Pasqua gli scrissi: “Un caro saluto da Ravello e tantissimi auguri, per la tua Pasqua e per tutto. 6 anni fa, in questi giorni, iniziavo il mio percorso di “resurrezione”; ti sono vicino. Secondo”. La sua risposta, come sempre, arrivò dopo pochi minuti: “Grazie Secondo. Gli auguri dei reduci sono sempre i più graditi. Franco”. Tre settimane fa gli scrivevo: “Ciao Franco, mai mollare! Me lo ripeto sempre come primo e ultimo pensiero della giornata. Un abbraccio.” Mi rispose dopo alcune ore alle 4:57 del mattino: solo un cuore che pulsava: Quasi a dire: sono ancora vivo e ti ringrazio.
Solo chi ha convissuto personalmente con il cancro può capire cosa si prova a vivere con quella compagnia terrificante dentro; può capire qual’ è stata la forza di Franco di Mare quando è apparso in TV, con i segni del male sul volto che nessun “trucco e parrucco” possono nascondere, per dire al mondo sono malato, devo morire, ma il mio arbitro non fischiato ancora la fine.
Ancora una volta Franco Di Mare ha mostrato la sua grandezza di uomo e di comunicatore, ha lanciato un messaggio di forza e di fierezza, ma anche di speranza; sì perché chi tiene in vita meglio e più a lungo i malati oncologici è proprio la speranza, guai a fargliela perdere completamente, perché è quello il momento in cui il cancro scompare per lasciare il posto alla morte.
Sono sicuro che la sua testimonianza ha aiutato tanti, e spero che aiuti anche la ricerca a far progredire rapidamente gli studi ed i risultati per cancellare definitivamente dal vocabolario il terribile sillogismo psicologico: “CANCRO = MORTE”.
Di sicuro Franco Di Mare ha urlato al mondo che il cancro non fa sconti a nessuno, e che tutti, ricchi e poveri, uomini famosi e anonimi, potenti e deboli, potrebbero un giorno doversi confrontare con lui.
Dopo Totò, anche Franco di Mare ci ha detto che: “La morte è una livella”.
Grazie Franco per tutto quello che in vita ci hai dato; grazie anche a nome dei miei concittadini per l’attenzione che in più occasioni hai rivolto a Ravello.
Chissà dove sarai ora, ma mi piace immaginarti seduto in un bar a sorseggiare un caffè con Mimmo De Masi e a sorridere sornioni guardando tutti noi……….. dall’alto in basso.