La Cavese Annamarie Ndiaye della Polisportiva Ager Nucerinus è la Campionessa Italiana di sciabola categoria Giovanissime
A meno di 100 giorni dall’inizio delle Olimpiadi di Parigi, un giovane talento Cavese, Annamarie Ndiaye, vince il Campionato Italiano di sciabola categoria Giovanissime.
La giovanissima atleta, classe 2012, con i colori della Polisportiva Ager Nucerinus sale sul gradino più alto del podio e vince l’oro al Gran Premio Giovanissimi di scherma, trofeo Kinder Joy of Moving 2024.
L’edizione numero 60 si è svolta Riccione e ha visto protagonista l’atleta che difende i colori della Polisportiva Ager Nucerinus, società di Nocera Superiore guidata dalla presidentessa Ernestina Pagano.
Nell’edizione precedenze nella categoria Bambine la Ndiaye si era fermata al secondo gradino del podio, ma il cambio di categoria non ha bloccato la sua ascesa al podio più alto.
Grande merito alla sua maestra Rosanna Pagano, pluridecorata sciabolatrice italiana, direttore tecnico della società sportiva di Nocera Superiore, che ha saputo guidare la giovanissima in un percorso che ha visto incrociare la sua lama con i talenti di tutta Italia fino a fronteggiare nella finale gli assalti di Ginevra Izzo della Lazio Scherma Ariccia, mantenendo un costante vantaggio di almeno due stoccate, chiudendo sul definitivo 10-7.
Nelle dichiarazioni post-vittoria, la giovane campionessa emozionatissima così ha commentato. “È andata molto meglio dell’anno scorso e non mi aspettavo di vincere. Alla vigilia non ero ottimista, però una volta entrata nelle 8 mi sono chiesta “perché non provare ad andare ancora avanti”. E così anche nel turno successivo fino alla fine. Dedico questa vittoria a tutta la Polisportiva Ager Nucerinus, a mia zia, a mia madre e a tutta la mia famiglia. In generale a tutte le persone che mi stanno sostenendo dall’inizio del mio percorso da sciabolatrice”.
“Annemarie è un diesel che entra gradualmente in gara. – dichiara una soddisfatta Rosanna Pagano nel post-gara – Nel girone ha vinto tutti gli incontri ma senza brillare troppo. In seguito le ho detto di metterci qualcosa in più perché così si sarebbe divertita ancora di più. Ha un bagaglio importante per fare una bella scherma.L’anno scorso siamo partiti con un secondo posto nella prima prova nazionale, poi seconda alla seconda prova nazionale e nell’edizione scorsa qui a Riccione. Negli ultimi due anni non è mai uscita dagli 8, andando anche più volte sul podio. E così le ho detto che avevamo a disposizione 4 anni per vincere il Campionato Italiano. Magari anche un po’ per frenarla, visto che lei in pedana è molto irruenta.
Quindi le ho detto di fare questa gara con tranquillità e di fare il suo percorso un passo alla volta. Condivido questo successo con Giovanni Di Fidio, mio collaboratore storico, con il maestro Antonio Serra e con tutta la famiglia dell’Ager Nucerinus.” .
Al rientro a Cava de’ Tirreni, una domanda alla maestra Rosanna Pagano “Da sempre la scherma è portatrice di medaglie nei campionati mondiali e nelle Olimpiadi. Una tradizione che parte da Edoardo Mangiarotti, leggenda della scherma mondiale, e ha continuato con Maffei, Montano, Meglio, tra i tanti che si possono citare per il lato maschile e che ha visto nel campo femminile Valentina Vezzali, Trillini, e da ultimo la Errigo scelta per essere il portabandiera delle prossime Olimpiadi. Si può dire che questo è il primo titolo di una lunga serie per la giovanissima Annamarie Ndiaye e per altri talenti della Polisportiva?
“La favola di Annemarie non deve ingannare, lei è una ragazzina caparbia che sta già ottenendo il massimo per la sua età, ma c’è bisogno di strutture e attrezzature. – analizza la Pagano – Siamo una realtà troppo piccola, i numeri devono crescere se vogliamo essere sempre competitivi. La mia passione per questo sport è intatta, anzi, stando a fondo pedana provo emozioni diverse rispetto a quando indossavo io la maschera. È stimolante, la lettura degli assalti e dopo l’applicazione tattica in base al bagaglio tecnico/tattico del tuo allievo. Io e Giovanni Di Fidio vogliamo sempre trasmettere le nostre idee ai ragazzi, una scherma fisica, aggressiva e così ci divertiamo.”