Napoli: Via libera ai tavolini sui parcheggi a pagamento, nuove regole per i dehors

Napoli: Via libera ai tavolini sui parcheggi a pagamento, nuove regole per i dehors

La giunta comunale di Napoli ha approvato oggi, giovedì 23 maggio 2024, un nuovo regolamento per l’occupazione di suolo pubblico che permette ai bar e ristoranti di posizionare tavolini e sedie anche sulle strisce blu, previo pagamento dell’occupazione di suolo e dell’importo della sosta. Le procedure di richiesta sono state semplificate, con nuove modalità online. Inoltre, sarà obbligatorio eliminare le barriere architettoniche dai gazebo e dehors.

A Napoli il nuovo regolamento per i dehors

Su proposta dell’assessora al Turismo e alle Attività produttive, la Giunta comunale ha integrato nel “Regolamento per l’occupazione di suolo pubblico antistante gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e di vendita al dettaglio di prodotti alimentari confezionati e/o artigianali” il Disciplinare approvato dalla Giunta nel luglio 2023. Questo regolamento è frutto di uno studio condotto da un tavolo scientifico con rappresentanti dell’Università Federico II, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, della Camera di Commercio e dell’Amministrazione comunale, coordinato dal prof. Mario Losasso.

Sono state definite specifiche regole tecniche ed estetiche per i dehors, suddivisi in quattro macro tipologie in base al tipo di attrezzatura e all’impatto sullo spazio pubblico:

  • Tipo A: allestimenti con arredi di base senza elementi di copertura.
  • Tipo B: allestimenti di tipo A con ombrelloni e tende.
  • Tipo C: allestimenti di tipo A con chiusure superiori stabili, sistemi di delimitazione e/o elementi di livellamento con possibilità di chiusura su tre lati.
  • Tipo D: allestimenti di tipo A con struttura chiusa su più lati fino alla linea di gronda dell’elemento di copertura rigido.

I dehors di tipo C e D dovranno rispettare le norme sull’abbattimento delle barriere architettoniche per essere accessibili alle persone con limitata capacità motoria.

Semplificate le procedure per fare domanda

Il nuovo regolamento introduce i Progetti integrati d’ambito, strumenti mirati a definire regole specifiche per spazi urbani omogenei con elementi progettuali migliorativi per valorizzare la qualità urbana. Gli esercenti potranno presentare proposte allo Sportello Unico per le Attività Produttive.

La delibera prevede una semplificazione delle modalità informatizzate di presentazione delle istanze per ottenere la concessione di suolo pubblico, con maggiori indicazioni per una corretta valutazione delle richieste.

È stata introdotta anche una disciplina innovativa per l’occupazione delle aree destinate alla sosta a pagamento, possibile solo se non ci sono altre opzioni sul marciapiede. Le strutture all’aperto potranno essere collocate solo negli stalli antistanti l’attività e non dovranno occupare più del 10% degli stalli presenti. In questi casi, è previsto il pagamento del mancato introito per la sosta. L’elenco delle strade in cui sarà possibile installare dehors negli stalli sarà definito dalle singole Municipalità.

Il Comune spiega in una nota:

“Questo testo – spiegano dall’assessorato – nasce da un confronto fatto nei mesi passati con le associazioni di categoria, è stato anche discusso nella commissione competente. Ora ricomincia l’iter di approvazione in Consiglio comunale. Ci sono alcune novità, tra cui i Piani Integrati d’Ambito, e per la prima volta si introduce uno strumento di pianificazione per le occupazioni che permetterà di tutelare le aree della città offrendo un impatto visivo armonico e offrendo ai commercianti occupazioni più stabili. È prevista anche la realizzazione di opere di pubblico interesse come compensazione per il rilascio delle autorizzazioni. La presentazione della domanda è stata semplificata con l’adozione di un unico titolo amministrativo. Inoltre, per le aree Unesco, occorrerà fornire indicazioni sui materiali installati, le cromie e tutti gli elementi di arredo per garantire la compatibilità con i beni monumentali e architettonici.”

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