Oggi i funerali di Franco Di Comite, una persona altruista che amava la vita

8 maggio 2024 | 05:53
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Oggi i funerali di Franco Di Comite, una persona altruista che amava la vita

Oggi i funerali di Franco Di Comite, una persona altruista che amava la vita . Un signore , come viene ricordato a Salerno e a Positano in Costiera amalfitana .  Oggi Di Comite è stato ricordato su tutti i giornali della Campania . La notizia ci ha colpito come un fulmine a ciel sereno . Una persona altruista, che amava la vita, è il bel ricordo di  Brigida Vicinanza sul Mattino di Salerno Quella stessa vita che l’aveva segnato più volte ma che non gli aveva mai fatto perdere il sorriso e la voglia di rimanere accanto alle persone a cui sapeva dimostrare affetto. Viene descritto così dai suoi amici, Franco Di Comite, l’ex deputato salernitano di Forza Italia e vicedirettore generale del pastificio Antonio Amato che è scomparso all’età 74 anni dopo una lunga malattia a Firenze, sua ultima città di residenza. Di Comite è stato tra i fondatori a Salerno del partito guidato e fondato all’epoca da Silvio Berlusconi. In Toscana viveva con la seconda moglie Natalie da cui ha avuto la terza figlia Evelyn, poco più che ventenne. Gli altri due figli Pietro e Mariaelisa sono figli avuti da Filomena Amato. Ed è proprio ai figli che Gigi Casciello, ex forzista, rivolge un pensiero speciale, riavvolgendo il nastro dei ricordi: «Mi rattrista molto. Franco diede vita al partito di FI a Salerno. Fu lui che per primo venne a chiedermi di candidarmi. È stato un amico – ha ricordato Casciello – l’unico a starmi vicino nel 2001. Aveva sempre il sorriso stampato sul volto. Se ne va il pezzo di una Salerno gaudente e di grande signorilità. Sono vicino ai figli. Fu dirigente della Antonio Amato negli anni d’oro. Proprio nei giorni scorsi pensavo a lui: quando cominci nuove campagne elettorali, ripensi spesso a quelle passate». Di Comite fu vittima di due incidenti stradali, di cui uno nel 2010 a Positano. Da quel momento, l’ex deputato e manager, ha vissuto con molti problemi fisici. Era assistito dalla moglie, che non l’ha lasciato mai solo per un secondo – come ricorda Piero Cosentino, tra i suoi migliori amici – che lo ha accompagnato in tutte le sue fasi di vita: «La nostra amicizia nasce dall’infanzia, poi è proseguita passando per la collaborazione lavorativa: io avevo un’agenzia pubblicitaria, lui era responsabile marketing e vicedirettore generale della Antonio Amato. Insieme portammo il marchio terzo in Italia per poi finire con la sponsorizzazione della nazionale di calcio. Ha vissuto con passione la politica – ha evidenziato Cosentino – era un amante delle cose belle e un grande professionista. Era molto amico di Berlusconi e aveva un rapporto diretto con le gerarchie del partito, era entusiasta quasi a sfiorare una simpatia senza limiti. Non aveva bisogno di altro se non partecipare alla vita attiva del Parlamento. Un uomo di cuore, molto affettuoso, non si sottraeva mai alla beneficenza silenziosa. Ha cresciuto con amore smisurato i suoi figli»