Pellezzano, chiesto il carcere per un 47enne accusato di abusi sessuali su una volontaria minorenne
Il Tribunale del Riesame ha disposto l’incarcerazione di un 47enne accusato di abusi sessuali su una volontaria minorenne, in seguito all’appello della Procura di Salerno che richiedeva l’aggravamento della misura cautelare. Attualmente agli arresti domiciliari, l’uomo è in attesa della decisione della Cassazione riguardo l’applicazione della nuova misura.
I fatti risalgono al periodo tra il 2021 e il 2022 a Pellezzano. L’indagine è stata avviata dopo la denuncia della vittima, che ha descritto dettagliatamente gli episodi di abuso durante un incidente probatorio. Il 47enne è accusato di violenza sessuale aggravata, avendo costretto più volte la giovane volontaria, allora 17enne, a subire abusi sessuali, accompagnati da minacce per evitare che rivelasse quanto accaduto.
Nella stessa indagine, due collaboratori dell’uomo sono stati denunciati per aver fornito false informazioni al Pubblico Ministero, negando qualsiasi comportamento inappropriato del loro superiore verso altre volontarie. Tuttavia, testimonianze di altri volontari hanno contraddetto queste affermazioni, confermando il comportamento abusivo del 47enne.
Secondo la denuncia, l’uomo avrebbe tentato ripetutamente di avere approcci sessuali con la vittima, riuscendo a palpeggiarla e baciarla sul collo in diversi luoghi della struttura, inclusi un garage, un bagno e un camper, dove l’avrebbe condotta con la forza. Durante l’interrogatorio, l’indagato ha negato tutte le accuse, dichiarandole calunniose e sostenendo che fosse stata la ragazza a contattarlo ripetutamente.
La violenza sessuale è stata confermata non solo dal racconto ritenuto “attendibile” della giovane, ma anche da una diagnosi di un ginecologo privato, che ha rilevato segni compatibili con un vissuto di violenza fisica e psicologica.
La vittima, dopo aver lasciato l’associazione, non aveva subito sporto denuncia, ma lo ha fatto in seguito, incapace di sopportare il peso delle conseguenze che gli abusi avevano avuto sulla sua vita quotidiana, influenzando negativamente i rapporti familiari, le amicizie e il rendimento scolastico. Ora, la Cassazione esaminerà l’idoneità della detenzione carceraria per l’indagato.
Il Mattino