Piano di Sorrento, fra Comune e comitato si faccia un incontro pubblico sulle antenne

7 maggio 2024 | 09:54
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Piano di Sorrento,  fra Comune e comitato si faccia un incontro pubblico sulle antenne

Piano di Sorrento, fra Comune e comitato si faccia un incontro pubblico sulle antenne. Positanonews non sta contro l’amministrazione e contro nessuno, come abbiamo avuto modo di spiegare al sindaco Salvatore Cappiello quando gli abbiamo prospettato le proteste delle mamme che volevano si aprissero i parchi pubblici, ci fermano e ci coinvolgono su ogni problema, a proposito l’illuminazione in via Bagnulo, specchi in Via Cermenna e altro ancora. Da 20 anni siamo anche la voce dei carottesi, a Piano dedichiamo almeno cinque articoli al giorni su cultura, religione, cronaca, visto che abbiamo qui la sede principale di Positanonews e ci troviamo benissimo per la sua posizione centrale fra Costiera amalfitana e Penisola sorrentina. C’è la carenza grave di copertura per le linee telefoniche per l’attività del commercio, turismo e altro è fondamentale che ci siano linee efficienti per telefonini e computer, cosa che a Piano non vanno. Questa esigenza, che diversi componenti dell’amministrazione ci hanno rappresentato, le sentiamo anche noi e ci mancherebbe visto che siamo un giornale online abbiamo bisogno di telefonini e computer funzionanti. Crediamo che sia utile per tutti fare un incontro pubblico sulle antenne in modo da contemperare le esigenze di copertura con quelle di sicurezza con un pubblico preventivo confronto e chiarimento. A Sorrento c’è stata una protesta simile, anche se parliamo di un’antenna di 14 metri, a Priora. C’è stato l’incontro col l’amministrazione il dirigente Suap Filippo Di Martino ha sospeso i lavori e si attende l’Arpac . E’ un tema controverso è in gioco la possibilità di lavorare decentemente da una parte, dall’altra la salute, che per i principi prudenziali europei limita l’esposizione nei luoghi sensibili, ma dall’altra parte anche le società che per i loro interessi , avendo comunque una funzione pubblica, potrebbero trovare altre strade per l’installazione dai privati che ne guadagnerebbero. Sono vicende controverse da gestire bene per contemperare tutti gli interessi, economici e di salute in primis. Un confronto, che sia sereno, lo riteniamo auspicabile.