Piano di Sorrento, il racconto del Prof. Ciro Ferrigno: “La Pagliara Maj Maj”

Piano di Sorrento. Riportiamo il racconto del Prof. Ciro Ferrigno dal titolo “La Pagliara Maj Maj”. Un bellissimo ricordo legato ad uno dei suoi numerosi viaggi alla scoperta delle bellezze dell’Italia nei suoi 50 anni di gite: «Il primo maggio 2002 andammo in gita a Fossalto, nel Molise, per partecipare a un’antica e suggestiva festa, collegata ai riti pagani, con i quali i Sanniti accoglievano il ritorno della primavera. Fossalto è un piccolo paese, ma conserva un antico tessuto urbano intatto e due chiese, l’Assunta e Sant’Antonio, che hanno dei preziosi altari barocchi, intagliati e dorati, che sono uno spettacolo.
Pure il rito della “Pagliara Maj Maj è di grande suggestione ed è particolarissimo. Un uomo è nascosto dentro un cono di legno e giunchi completamente ricoperto di fiori e foglie, fiori magnifici e coloratissimi e ha su, in cima, la croce. Gira tutto il paese, in compagnia di un gruppo di ragazzine nel costume tipico e di una coppia di zampognari, che suona tutto il tempo. C’è da dire che la zampogna è un po’ lo strumento musicale del Molise e non è legato, come da noi, alle festività natalizie. L’uomo nella Pagliara gira per il borgo, si ferma sotto i balconi e le donne buttano sulla composizione floreale l’acqua, utilizzando antichi bacili o delle brocche di ceramica. Il lancio ha un senso augurale, perché l’acqua è vita, purezza, abbondanza e benessere. Il giro è lungo e dura parecchio, un paio d’ore e tutto il paese è in festa.
Noi arrivammo col pullman, in tempo per vedere la partenza dell’insolito corteo, che si preannunzia col suono delle cornamuse e ci trovammo trasportati in un mondo antico, arcaico e principalmente significativo per una popolazione rurale che vive scandendo la vita con il ritmo delle stagioni: il tempo della semina, la cura dei campi e il momento del raccolto. A Fossalto il nostro gruppo numeroso non passò inosservato, anche perché ci mettemmo a seguire il corteo, facendo attenzione a non prendere l’acqua in testa pure noi. Ci faceva divertire la singolarità della manifestazione, dedicata a Maj, ossia Maggio, il mese della fioritura, quando i campi sono d’un colore verde smeraldo e ovunque intorno è tutto un tripudio di fiori colorati, dai papaveri dei campi, ai roseti in fiore.
Infine la festa giunse al momento conclusivo nella piazza principale e dal palco il Sindaco ringraziò il nostro gruppo che aveva “onorato” Fossalto con la sua presenza. Seguì un momento di musica e balli e ancora una volta furono le nostre signore ad aprire le danze, accettando di buon grado l’invito degli uomini del posto. Prima di lasciare il paese all’ora di pranzo, il Sindaco volle offrire il gelato a ognuno di noi e ci invitò a seguirlo in un bar – gelateria.
Andammo via felicissimi di aver partecipato ad un rito davvero particolare ed affascinante, felici ancor più dell’accoglienza veramente affettuosa. Ancora un Sindaco, quello della vicina Baranello ci aspettava per la visita al ricco Museo del suo paese. Un Museo di tutto rispetto, degno di una città, in un paesello di poche centinaia di abitanti!».

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