Praiano sostiene il salario minimo

1 maggio 2024 | 12:26
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Praiano sostiene il salario minimo

Praiano sostiene il salario minimo.

La Giunta Comunale di Praiano, con apposita delibera, consapevole dell’importanza della retribuzione minima come diritto fondamentale dei lavoratori, sia a livello nazionale che europeo, riconosce la necessità di garantire un salario dignitoso in conformità ai principi sanciti dalla Costituzione italiana e dalle direttive dell’Unione Europea. Si evidenzia inoltre l’urgenza di colmare le lacune normative che lasciano scoperti settori vulnerabili del mercato del lavoro, privi di tutele adeguate e di un salario minimo gara.

 Impegno dell’Amministrazione Comunale

La Giunta si impegna a promuovere incontri istituzionali con rappresentanti politici, sindacati, associazioni di categoria e imprenditoriali al fine di sensibilizzare sull’importanza di garantire un salario minimo adeguato e dignitoso per tutti i lavoratori del territorio comunale di Praiano.

 Applicazione dei Contratti Collettivi negli Appalti Pubblici

Si stabilisce che in tutte le procedure di gara per appalti pubblici e concessioni sia indicato il contratto collettivo maggiormente attinente alla tipologia di lavoro oggetto dell’appalto, garantendo il rispetto dei trattamenti economici e normativi previsti dai contratti collettivi nazionali e territoriali.

Garanzia di un Salario Minimo Inderogabile

Si dispone che i contratti indicati nelle procedure di gara per appalti pubblici e concessioni prevedano un trattamento economico minimo inderogabile pari a 9,00 euro l’ora, al fine di tutelare i lavoratori e assicurare loro un livello di reddito dignitoso.

Verifica dei Contratti Alternativi

Si stabilisce che, nel caso in cui gli operatori economici dichiarino l’applicazione di un contratto collettivo diverso da quello indicato dalla stazione appaltante, si debba verificare che tale contratto garantisca ai lavoratori tutele equivalenti a quelle previste dal contratto collettivo di riferimento.

Giudizio di Equivalenza

Si dispone che il giudizio di equivalenza tra i diversi contratti collettivi indicati dagli operatori economici in sede di gara sia condotto sulla base dei 12 parametri tracciati dall’ANAC nella relazione illustrativa al Bando tipo n. 1/2023, elaborati sulla base delle indicazioni fornite dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro con la Circolare n. 2 del 28/7/2020. L’Amministrazione comunale può ritenere sussistente l’equivalenza in caso di scostamenti in numero massimo di due parametri, fermo restando che l’Amministrazione Comunale deve, prima di tutto, accertare che il diverso contratto collettivo indicato dagli operatori economici in sede di offerta deve prevedere una retribuzione minima al fine di garantire un trattamento equo e dignitoso per tutti i lavoratori