Tragedia su nave da crociera: neonato morto su nave da crociera, la mamma lo teneva nell’armadietto durante i turni di lavoro
Tragedia su nave da crociera: neonato morto su nave da crociera, la mamma lo teneva nell’armadietto durante i turni di lavoro
Un tragico episodio ha sconvolto la nave da crociera Silver Whisper: un neonato è stato trovato morto a bordo. La madre, Chan Jheansel Pia Salahid, 28 anni, che lavorava sull’imbarcazione, è accusata di aver lasciato il piccolo nell’armadietto del personale durante i suoi turni di lavoro. La difesa sostiene che la donna allattava regolarmente il bambino.
Secondo quanto ricostruito finora, il neonato era nato pochi giorni prima, il 17 maggio, durante la rotta tra Civitavecchia e Porto Santo Stefano. Le circostanze della sua morte sono ancora oggetto di indagine.
Le Indagini e le Accuse
La madre del bambino, insieme a due colleghe, è stata fermata con l’accusa di aver contribuito a nascondere il piccolo nella cabina del personale, lasciandolo solo per ore. Le due colleghe sono difese dagli avvocati Luca e Mario Fabbrucci, mentre la madre è assistita dall’avvocato Giovanni Di Meglio.
La Difesa
La difesa ha affermato che la madre allattava il bambino dal giorno della nascita e aveva chiesto aiuto alle colleghe per garantire la sua sicurezza durante i turni di lavoro. Il piccolo veniva tenuto nascosto nella cabina del personale e tutte e tre le donne adottavano precauzioni per evitare che il neonato si facesse male in loro assenza.
Quando il bambino doveva rimanere solo, veniva messo nell’armadietto della cabina per evitare che cadesse dal letto. Le ante dell’armadietto venivano lasciate aperte per permettere al piccolo di respirare. La difesa sostiene che queste misure indicano che non vi fosse intenzione di nuocere al bambino, ma che si sia trattato di un tragico caso di negligenza.
Le Circostanze del Decesso
L’allarme è stato dato quando il comandante della nave è stato informato della morte del neonato dalle tre dipendenti. Non è ancora chiaro se il comandante fosse a conoscenza della presenza del bambino a bordo. Le tre donne sono ora detenute nel carcere di Sollicciano a Firenze, in attesa dell’udienza di convalida. La procura di Grosseto ha programmato l’autopsia per il 24 maggio all’ospedale Misericordia.
Commenti e Reazioni
La notizia ha suscitato sgomento e numerosi interrogativi. Tra le domande aperte, emerge il perché la donna abbia dovuto continuare a lavorare nonostante la recente nascita del bambino e come sia stato possibile che nessuno dell’equipaggio fosse a conoscenza della situazione.
Conclusioni
Le indagini sono appena iniziate e molti dettagli devono ancora essere chiariti. Sarà fondamentale stabilire se vi sia stata una colpevole negligenza o se si sia trattato di un tragico incidente. La situazione rimane delicata, con la comunità e le autorità in attesa di ulteriori sviluppi.