Vietri sul Mare ed il parcheggio multipiano nel parco naturalistico del torrente Bonea nell’articolo dell’urbanista Alessandro Dal Piaz.

30 maggio 2024 | 14:56
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Vietri sul Mare ed il parcheggio multipiano nel parco naturalistico del torrente Bonea nell’articolo dell’urbanista Alessandro Dal Piaz.

Il Parco Regionale dei Monti Lattari sembra sprofondare sotto il peso di una serie di mega-interventi che stravolgeranno irrimediabilmente l’ambiente e le sue comunità.

Alla sciagurata previsione di opere fuori scala, dal mega Depuratore Consortile in località Demanio a Maiori, alla Variante in Galleria Minori-Maiori in località Torre Mezzacapo, dal Complesso Residenziale a Cetara al mega Parcheggio a Vietri sul Mare, cresce il malumore dei cittadini, ormai più che consapevoli di subire decisioni calate dall’alto senza alcun consenso.

Ai vari Comitati locali, da quello “NoTunnel“, a quello di “Tuteliamo la Costiera Amalfitana” o “Vietri Attiva“, alle tante Associazioni Ambientaliste che si impegnano da anni per contrastare singolarmente ognuno di questi interventi, è ormai chiaro che a fronte degli alti interessi economici in gioco, non c’è legge di tutela sufficiente a far cambiare rotta, resta solo la protesta: il Parco Regionale dei Monti Lattari è ridotto ad un comodo “bacino estrattivo”, appetibile per soddisfare un boom turistico senza precedenti.

È in atto un fenomeno di trasformazione dei centri abitati, di gentrificazione degli abitanti, in barba al traffico, all’inquinamento ambientale ed alla svendita del patrimonio pubblico naturalistico.

Parcellizzare la problematica di ogni opera in quanto caso a sé stante è funzionale alla protesta per i rispettivi comitati, tuttavia si tratta di un fenomeno unico, quello della mercificazione dei beni comuni di pregio naturalistico nell’intero comprensorio.

La regia parte da lontano, approda solo apparentemente a livello locale perché ad un certo punto sfugge al controllo, nell’iter delle procedure sovracomunali e nelle reti della burocrazia e della politica.

Qualche voce tra gli addetti ai lavori cerca però di fare chiarezza, di rendere noti tutti i passaggi della vicenda affinché l’opinione pubblica possa comprendere meglio la questione: si tratta dell’autorevole architetto Alessandro Dal Piaz, professore di Progettazione Urbanistica alla Facoltà di Architettura dell’Università Federico II di Napoli autore di un recente articolo pubblicato dal giornale “La Repubblica” il 28 MAGGIO 2024, dal titolo:

Vietri sul Mare lo scempio infinito del parcheggio

A distanza di un anno debbo riproporre la denuncia del rischio di uno scempio a Vietri sul Mare (cfr. la Repubblica Napoli del 4 maggio 2023, pagina 14). Qualche settimana fa un comunicato stampa del sindaco di quel Comune ha annunciato : “… parte il progetto di finanza per la realizzazione di 306 posti auto, di cui una parte destinata a box auto ed una a rotazione, che consentirà di liberare il traffico veicolare (sic !) nel centro di Vietri capoluogo e Marina”.

Sintetizzo la vicenda. Il 7 dicembre 2022 quel consiglio comunale ha approvato – ai sensi dell’art. 19 del DPR 327/2001 sulle espropriazioni – un progetto della privata Vietri Parking di Nocera Inferiore come variante semplificata rispetto al Prg. La norma utilizzata stabilisce che se l’ente delegato dalla Regione all’approvazione del piano non manifesta il proprio dissenso entro 90 giorni, la determinazione del consiglio comunale deve intendersi approvata.

Cosa prevede il progetto? La realizzazione in project financing (ai sensi dell’art 183 del D.L.vo 50/2016) di un parcheggio multipiano per alcune centinaia di auto letteralmente addossato alla scuola media comunale, preesistente su un suolo destinato a parco naturalistico del torrente Bonea. La relativa bozza di convenzione prevede che un intero livello dell’autosilo resti proprietà privata e che la gestione dei residui posti auto “pubblici” avvenga all’inizio su tariffe convenzionate, con il diritto però del gestore privato di aggiornarle ogni 3 anni.

Il Comitato “Vietri Attiva” in data 6 aprile 2023 ha presentato sei pagine di osservazioni alla variante contestandola nel merito per molti motivi: l’improprietà della procedura “semplificata”; l’assenza di “Via”, valutazione di impatto ambientale; l’assenza di “Vas” valutazione ambientale strategica; la violazione del decreto ministeriale sugli standard urbanistici; il contrasto con la Rete ecologica del piano territoriale provinciale; l’assenza di pubblica utilità in rapporto al contenuto della bozza di convenzione; l’elevato rischio idrogeologico (il progetto coinvolge un ambito R3 di rischio elevato e uno P2 di pericolosità media); la inadeguatezza funzionale della localizzazione; l’incremento cospicuo di inquinamenti ambientale ed acustico, in particolare ai danni dell’adiacente scuola media. Il solo esito noto che le osservazioni abbiano conseguito è stato il loro inoltro da parte del Comune alla Vietri Parking.

Non occorrono molte parole per illustrare la gravità di un progetto di parcheggio multipiano addossato ad un edificio scolastico frequentato da bambini e adolescenti. Ma debbo sottolineare anche altri aspetti. Perché si resta invero perplessi, innanzitutto, a fronte del disprezzo verso i cittadini, a cui né il Comune né gli altri soggetti pubblici competenti (la Regione, la Provincia, la Soprintendenza, l’Autorità di Bacino distrettuale, la Asl …) a molti dei quali sono state indirizzate le osservazioni di Vietri Attiva, hanno ritenuto necessario dare qualche riscontro.

Poi dinanzi alla singolarità di una procedura di finanza di progetto, destinata alla realizzazione di un’opera pubblica, che rischia di costituire, in realtà, un cospicuo affare immobiliare privato. E infine per la discrezionalità di procedure semplificate: era legittimo il ricorso al Dpr 327? In Campania i piani urbanistici comunali vengono approvati dai medesimi consigli comunali; come può funzionare da noi l’art. 19 del decreto? E il ricorso al decreto legislativo 50, nell’imminenza della sua abrogazione decisa con il decreto legislativo 36 del 31 marzo 2023 di approvazione del codice degli appalti?

L’evocazione della “legge della giungla” ha acquistato un valore idiomatico nella lingua italiana. Ci stiamo, forse, avviando nel nostro Paese a qualcosa di analogo a proposito delle norme sul governo del territorio.

Generico maggio 2024

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