Abusi e incompatibilità, a Forio d’Ischia coinvolti politici di spicco: l’assessore “donò” gli abusi per evitare l’inchiesta
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Incompatibili a Forio, le notizie di reato a carico di consiglieri ed assessore con effettti a catena. Chiesti nuovi atti e documenti in municipio. Arriva anche la diffida ad ottemperare
Avviata l’indagine istruttoria del Prefetto Michele di Bari, il caso degli incompatibili a Forio d’Ischia tiene banco negli ambienti istituzionali. È fa accendere i riflettori mediatici per il coinvolgimento dell’Assessore ormai ex all’ambiente. Dopo l’iniziativa della Prefettura di Napoli che ha recepito la nota trasmessa dal candidato alle ultime elezioni GiuseppeColella ed ha comunicato l’iteragli uffici del “Raggio Verde”, sul caso incompatibili al governo del comune di Forioè stataavviata l’indagine istruttoria. Al momento sono già diversi, tra consiglieri ed assessori del governo Verde ad essere stati oggetto di “notizia di reato”. E questo prima che ritirasse le deleghe nel post europee. Forse il rimpasto è proprio l’effetto di questa inchiesta. Il che, si badi bene, non è motivo né prova della loro incompatibilità, ma potrebbe esserlo. Nuovi provvedimenti partiti questa volta dalla denuncia,ormai nota di Gennarino Romano e l’altra,partita, si,da un candidato alle ultime elezioni di Forio rimasto escluso dalle poltrone che contano, ma che non è Giuseppe Colella. Si tratta di Alessandra Punzo della Lega Animali che non sta avendo cuoretenero con il suo ex capolista. Lo stesso che gli aveva promesso la riapertura e la consegna delle chiavi del canile di Panza. È tutto un dare ed avere, lo sa bene Nino Savio, oggi assurto agli onori delle cronache, prima riferimento della Punzo ed ora protagonista di ardimentose donazioni e passaggi di eredità. Ma andiamo con ordine e raccontiamo i fattisu una vicenda che ora ha attirato anche l’attenzione della magistratura inquirente. Le indagini sul caso degli incompatibili e degli abusi politici di Forio sono in corso e ogni azione rappresenta la diretta conseguenza di un’altra.
LE NOTIZIE DI REATO
Quindi,a Forio ci sono già questi assessori e consiglieri oggetto di verbali e notizie di reato: una datata aprile e che afferisce la denuncia di Gennaro o Gennarino Romano a carico del Consigliere Serpico e l’altra riguardal’assessore Nino Savio e consegue la denuncia della Dottoressa Punzo. La comunicazione di notizia di reato notificata all’avvocato Salvatore Serpico e alla sorella ha il protocollo numero 17403 del 30 Aprile 2024 per gli abusi accertati a Panza alla via Madonna delle Grazie. Al protocollo 22761 del 4 giugno compare invece il verbale di inottemperanza alla disposizione di rimozione con remissione in pristino di opere edili a carico di Savio Giovanniclasse 1945 in qualità di usufruttuario (per intenderci il padre di Nino– Giovanni– Giovani Senior) e Savio Gaetano.Un accertamento effettuato il 31 maggio alla via Mortola per un’ordinanza dirigenziale di demolizione del 15 gennaio 2003 mai eseguita. Oggi gli inquirenti hanno reso noto gli esiti della loro attività, almeno di una prima parte.
GLI ESPOSTI E LE DONAZIONI IN REAL TIME
Sul caso Savio è la ex candidata di Savio stesso a segnalare alle autorità vizi ed abusi afferenti alcune “proprietà Savio” in località Mortola in zona Via Bocca dove oltre al fabbricato oggetto di ordinanza di demolizione, su un terreno limitrofo e contiguo, sorge un manufatto adibito per qualche anno a ristorante con accesso da via Bocca, che Nino Savio, proprio a fine maggio, dopo le denunce e le contestazioni ha tentato di cedere al figlio. A quest’ultimo è stato intestato solo il terreno. Non poteva essere altrimenti, atteso che nessun notaio avrebbe potuto rogare un atto concernete un immobile abusivo. Quindi nella donazione familiare sarebbe stato omesso di dire che su quel terreno c’è questo manufatto ex commerciale quindi, in un certo senso, formalizzando una dissimulazione della realtà. Un bluff ! Per i delatori del Savio, si tratta in un certo senso di un modo per gettare fumo negli occhi al Prefetto di Napoli e a quanti stanno indagando sulla vicenda. Questo in modo da far sì che le future contestazioni siano intestate al figlio e non ci saranno problemi di incompatibilità. Secondo l’accusa, la donazione in favore del figlio Giovanni (Junior) sarebbe stata operata da Nino il 31 maggio 2024, quando ha ceduto la proprietà, dopo aver eseguito già il presunto abuso nel terreno ceduto, e quando negli stessi giorni, i vigili di Forio accertavano l’inottemperanza alla demolizione per la casa a lui notificata e la notizia di reato per il manufatto ex commerciale invece notificata a carico del figlio. Quasi da Guinness! Il tutto viene documentato con foto aeree del 17 marzo 2024, mentre intanto il Prefetto avviava l’istruttoria sul caso incompatibili.Con la intestazione dei terreni da un Savio all’altro alla fine la notizia di reato, infatti, è stata notificata a Savio figlio e non al padre dell’assessore Nino Savio. Un modo per evitargli la scure della ipotesi di incompatibilità.Se le accuse a carico dei politici foriani fossero provate si rischia di aumentare i risvolti di natura penale di una vicenda partita con una pura e chiara matrice politica, legata al potere, coinvolgendo, loro malgrado, anche gli uffici nel tentativo di nascondere la polvere sotto il tappeto. Proprio a gli inizi di giugno poi giungeva una diffida ad emettere ordinanza di demolizione ripristino dello stato dei luoghi ad horas per altri soggetti del governo foriano. Si diffida l’arch. Nicola Regine responsabile all’edilizia ad emettere ad horas ordinanza di abbattimento e ripristino stato dei luoghi in relazione alla Comunicazione di Notizia di Reato. Inoltre, si invita la Segretaria del Comune di Forio dott. Noemi Martino ad attivarsi nel suo ruolo e trasmettere tutta la relativa documentazione alla Prefettura di Napoli, per i rispettivi ambiti di competenza.
ACQUISITE LE RICHIESTESUGLI ORDINI DI SERVIZIO DEL SETTORE EDILIZIA
Intanto nel merito della indagine in corso, su delega la Polizia di Stato ha inviato al comune di Forio richieste di informazioni sulle lettere con cui si chiede il cambio settore da parte dei vigili nell’ambito del Settore edilizia. La vicenda riguarderebbe l’acceso confronto avutosi tra i politici coinvolti e vigili urbani che hanno redatto la comunicazione di reato a suo carico.
La questione abusi appare ben lungi dal definirsi, nel complesso turbinio di esposti, gli inquirenti hanno richiesto anche informazioni e relazioni dettagliate agli uffici comunali sulla ordinanza di demolizione a carico del Sindaco Stani Verde e su tutti i verbali di violazioni di sigilli che gli sono stati notificati.
La palla di fato è ormai partita, potrebbe sciogliersi per strada, come potrebbe finire per inghiottire tutto e tutti. Non resta che attendere per comprenderai l’evolversi degli eventi turriti.