Ad Ischia esperti nazionali riuniti in un talk di studio sulla mobilità sostenibile: Rotatorie green, Funivie, Droni ed Elettrico a confronto.
L’isola d’Ischia traumatizzata da più di 60mila veicoli, uno per ogni cittadino residente sul territorio, causa di problematiche di l’inquinamento acustico ed atmosferico nonché decine di migliaia di decessi all’anno.
Per cambiare queste gravi criticità, Ischia ha deciso di interrogarsi sul tema della mobilità sostenibile, e per individuare delle soluzioni ha riunito a Villa Arbusto, dodici esperti nazionali in un talk, anteprima del Premio Internazionale Ischia di Architettura (PIDA), alla sua XII Edizione, dal 30 settembre al 5 ottobre 2024.
Sono state presentate alcune delle proposte al concorso d’idee nazionale, realizzato con il contributo della Regione Campania, corredate da un ricco dibattito sul tema, coordinato dal presidente del PIDA, Giovannangelo De Angelis.
Ad introdurre l’argomento, l’assessore alla mobilità della città di Bologna, Valentina Orioli, che analizzando gli effetti del limite di velocità dei 30km/h, ha messo in luce la conseguente necessità della ridefinizione gli spazi urbani.
Quattro i progetti di mobilità sostenibile per l’isola d’ischia, che hanno preso parte al bando 2023 del PIDA: Vincenzo Russo, tra i progettisti del Piano Urbanistico della Mobilità ha rilevato le criticità della mobilità isolana, illustrando le possibili soluzioni di gestione delle attuali infrastrutture. Gli architetti Domenico e Daniele Sandri della Metropolitana di Roma hanno ideato una rete di funivie che collegherebbe diversi punti chiave dell’isola. Salvatore Florio ha proposto un nuovo sistema infrastrutturale su rotaia. Benedetto Manna infine ha optato per un potenziamento dei collegamenti.
Fuori concorso il progetto della startup Rithema con tre idee: una rotatoria per auto con generatori di corrente eolici e fotovoltaici in grado di produrre 50kw giornalieri, un biodigestore anaerobico che produce corrente a colonne di ricarica auto ed una pavimentazione carrabile in grado di produrre energia elettrica.
Gianluca Serpico, direttore EAV ha presentato la road map per 22 veicoli elettrici da introdurre sull’isola entro il 2025.
Claudio Voto del Distretto aerospaziale della Campania, ha illustrato il mondo aeronautico dei primi veicoli a decollo verticale (UAV, droni) per il trasporto di civili nel corto e medio raggio, ed un prototipo di auto volante con eliche nascoste.
Annunciato il workshop di progettazione architettonica del prossimo PIDA: trasformare l’attuale eliporto di Casamicciola in vertiporto per droni trasporto passeggeri.
Due i premi speciali della giuria: il PIDA Internazionale a Benedetta Tagliabue dello studio EMBT, con sedi a Barcellona, Shanghai e Parigi, ed il PIDA Napoli, ad Uberto Siola, quale architetto napoletano che ha operato in Italia ed all’estero.
Interessante anche l’intervento del giornalista Domenico Lanzilotta, direttore di “City Vision”, sulla necessità di accompagnare i cambiamenti delle abitudini dei cittadini con campagne di comunicazione mirata con un confronto nei processi decisionali.
Filippo D’Arrigo della Lega Navaleinfine, ha illustrato come intervenendo sugli approdi, diventa possibile velocizzare i trasporti marittimi.
Federico Parolotto, esperto di mobilità e ceo di MIC-HUB, ha invece sottolineato come i cambiamenti sostenibili della mobilità isolana, in realtà siano già attuabili dalle amministrazioni, anche senza grandi investimenti.
Il presidente del PIDA, Giovannangelo De Angelis, ha suggerito infatti che il primo steap è proprio quello di un tavolo di confronto con le amministrazioni comunali isolane, per la redazione di un “Piano Urbanistico della Mobilità unico per tutto il territorio“.
Sono intervenuti il sindaco Giacomo Pascale, il consigliere dell’Ordine degli Architetti Antonio Cerbone, il presidente della fondazione Ordine Architetti di Napoli Vincenzo Corvino, il presidente InArch Campania Carlo De Luca, Ila Maltese, docente del Transport Research Lab di Roma e Marianna Lamonica di Legambiente Ischia, nonché gli amministratiri dei comuni isolani.
Tanti esperti e tecnici di alto profilo che tuttavia hanno trascurato la componente comportamentale e di educazione civica legata alla problematica della mobilità. Sarebbe stato utile infatti, almeno qualche l’intervento da parte delle tante Associazioni e Cittadinanze attive che si adoperano con impegno sull’isola per la sostenibilità del turismo, dei trasporti e del traffico, nonché della incidentalità stradale: tutto quello che contribuisce a sviluppare una coscienza civica rivolta alla riconciliazione con la Natura, sul quale innestare anche la moderna e tecnologica pianificazione di mobilità sostenibile proposta in questo convegno.