Amalfi: il Gran Caffè, tra storia e nuove sfide

Il Gran Caffè, bar nato ad Amalfi nel 1939 per iniziativa di Don Dino Lucibello e del fratello Alfredo Lucibello, è un punto di riferimento in Costiera Amalfitana, non solo come locale storico ma anche come luogo di incontro e affari. Medici, avvocati, notai, professori e politici erano soliti sedersi lì, discutere eventi, prendere decisioni e pianificare il futuro, magari davanti a un buon caffè, condiviso equamente per 7 come solo la vera nobiltà sa fare.

Salvatore Dipino, gestore del Gran Caffè dal 2006 insieme ai suoi fratelli, racconta: «Il Gran Caffè è sempre stato il simbolo del paese, tutte le decisioni politiche venivano prese al bar. Tutta la nobiltà amalfitana si riuniva qui, d’inverno nella sala interna e d’estate all’esterno, all’ingresso del bar. Da quando siamo sopraggiunti noi, nel 2006, le vecchie abitudini si sono mischiate alle nuove, una folta platea di giovani ha iniziato a popolare quest’angolo di Amalfi che fino a qualche anno prima appariva deserto. Siamo molto orgogliosi di aver contribuito alla valorizzazione del versante est del paese».

Una delle sfide del XXI secolo per il Gran Caffè è intercettare i nuovi bisogni della società senza tradire l’impronta autentica del bar. Dipino aggiunge: «Con i giovani abbiamo sempre avuto un dialogo cordiale, basato sul rispetto e la simpatia; penso che ci vedano come dei fratelli maggiori, credo che di noi ammirino la professionalità ma soprattutto il sorriso».

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