Ancora non si trova chi ha travolto con il motoscafo Cristina Frazzica mentre era in canoa, rischio alto a mare

Ancora non si trova chi ha travolto con il motoscafo Cristina Frazzica mentre era in canoa, rischio alto a mare fra il Golfo di Napoli e Salerno, ma anche in Costiera amalfitana e Penisola sorrentina, come ha giustamente denunciato l’Area Marina di Punta Campanella in tanti corrono per divertimento o per fare più viaggi e guadagnare di più. A parte le distrazioni che ha visto l’anno scorso ben due morti in Costa d’ Amalfi . In una domenica come tante, il Golfo di Napoli si tinge di sangue. È quello di Cristina Frazzica, ricercatrice trentenne morta sul colpo travolta da un motoscafo mentre faceva una gita in kayak con un amico. Gli inquirenti cercano di comprendere cosa sia accaduto, ma non c’è nessuna traccia del conducente del mezzo – conducente che potrebbe non aver visto la minuscola imbarcazione. Tuttavia c’è un fascicolo aperto per omicidio colposo e omissione di soccorso.

La dinamica
Come riporta il Corriere della Sera, Cristina era sul kayak con Vincenzo Carmine Leone, 33enne di professione avvocato penalista. I due si erano conosciuti un paio di settimane fa, attraverso amicizie comuni, scoprendo l’un dell’altra la passione per il mare: così avevano programmato per il 9 giugno 2024 una gita in kayak per ammirare la zona di Posillipo e il resto di Napoli dal mare, dopo aver consumato un pranzo insieme ad amici.

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