Elezioni Europee chi sono Topo e Martusciello? Il primo votato a Cetara e Vietri e Meta dai sindaci, Gennaro Cinque trascina il secondo
Elezioni Europee chi sono Topo e Martusciello? Il primo votato a Cetara e Vietri e Meta dai sindaci, Gennaro Cinque trascina il secondo
Facciamo una analisi politica locale sui due territori che seguiamo da oltre venti anni. La Costiera amalfitana è apparentemente passata tutta a destra con Fratelli d’Italia, in controtendenza rispetto alla Campania, in realtà c’è stato un segnale a favore del Ministro Sangiuliano, che ha come consulente l’ex sindaco di Positano Michele De Lucia, che si è dimostrato sensibile anche ai problemi della villa Romana di Minori, ma c’è stato anche per il PD dove i voti sono stati, e tanti, a Cetara e Vietri sul mare, concentrati su Lello Topo, portato da questo versante da Piero De Luca da Salerno, il figlio del Governatore. In Penisola sorrentina c’è sempre stata una vicinanza di Topo con l’ex sindaco Vincenzo Iaccarino e con l’attuale sindaco di Meta Peppe Tito, che è sempre stato collegato con il Pd e Tonino Amato, ora la figlia Enza. Per Martusciello c’è l’ex sindaco di Vico Equense Gennaro Cinque che lo traina
Due profili ben tratteggiati dal Corriere
Elezioni Europee 2024: ecco tutti gli eletti al Sud Italia
Fratelli d’Italia e Partito Democratico si impongono nelle elezioni europee nella circoscrizione meridionale, ottenendo entrambi cinque seggi ciascuno, per un totale di dieci su diciotto disponibili nel prossimo Parlamento Europeo. Gli altri otto seggi sono così ripartiti: tre vanno al Movimento 5 Stelle, due a Forza Italia, due alla Lega e uno a Verdi-Sinistra. Tuttavia, il risultato definitivo è ancora in sospeso, poiché l’ultimo seggio potrebbe essere assegnato al M5S a discapito della Lega, a causa del complesso calcolo dei resti.
I protagonisti
Tra i vincitori emergono due nomi su tutti: Giorgia Meloni e Antonio Decaro. La premier Giorgia Meloni ha raccolto quasi 552 mila preferenze, risultando la più votata nella circoscrizione. Il sindaco uscente di Bari, Antonio Decaro, la segue con circa 500 mila voti.
La rappresentanza femminile
Analizzando gli eletti, emerge la questione della rappresentanza femminile: solo cinque donne su diciotto.
Gli eletti
Fratelli d’Italia porta a Bruxelles Alberico Gambino (92 mila voti), Francesco Ventola (88 mila voti), Denis Domenico Nesci (75 mila voti), Michele Picaro (55 mila voti) e Chiara Gemma (46 mila voti).
Forza Italia vede l’elezione di Fulvio Martusciello (100 mila voti) e Giuseppina Princi (84.221 voti), mentre il vicepremier Antonio Tajani, con 145 mila preferenze, rinuncia al seggio.
Partito Democratico piazza cinque eletti: Lucia Annunziata (242 mila voti), Lello Topo (127 mila voti), Pina Picierno (121 mila voti), Sandro Ruotolo (112 mila voti) e Antonio Decaro (500 mila voti).
Movimento 5 Stelle elegge Pasquale Tridico (118 mila voti), Valentina Palmisano (43 mila voti) e Mario Furore (38 mila voti), con Danilo Della Valle in bilico per il quarto seggio.
Lega e Alleanza Verdi-Sinistra sono in attesa di conferma definitiva per i loro seggi, con Roberto Vannacci (73 mila voti) e Mimmo Lucano (77 mila voti) rispettivamente in testa nelle preferenze.
I non eletti
Tra i non eletti spiccano diversi nomi importanti, come Raffaella Docimo (35 mila voti), Vittorio Sgarbi (23 mila voti), Angelo D’Agostino (25 mila voti) e Alessandra Mussolini (7 mila voti) per Forza Italia. Nel PD, Nicola Campanile raccoglie 22 mila voti, mentre nel M5S Laura De Vita (25 mila voti) e Maurizio Sibilio (20 mila voti) non ce la fanno. In Avs, Souzan Fatayer ottiene 23 mila voti.
Tra i partiti centristi, Matteo Renzi raccoglie 60 mila voti, seguito da Nicola Caputo e Enzo Maraio con oltre 40 mila ciascuno. Sandra Lonardo Mastella si ferma a 32 mila preferenze. In Azione, Giosi Ferrandino e Giuseppe Sommese superano i 20 mila voti, tallonati da Carlo Calenda (13 mila voti) e Luigi Casciello. Michele Santoro, con la lista Pace, Terra e Dignità, ottiene 35 mila voti.