ISCHIA. I VIAGGI DELLE MERCI PERICOLOSE SEGUITI DALLA PREFETTURA

Trasporto irregolare di merci pericolose assieme ad un giro poco cristallino di false attestazioni ed attività che potrebbero configurare la truffa ai danni dello stato oltre che a diversi reati ambientali ci sarebbero dietro alla massiccia attività di controllo avviata dalla Prefettura di Napoli con una azione congiunta di Guardia Costiera, Guardia di Finanza e Carabinieri.Checkpoint sul porto di Casamicciola Terme, Ischia e controlli documentali anche a Pozzuoli, nel quadro delle indagini condotte, stando a quanto ci è dato apprendere, su due filoni che viaggiano entrambe sul mare e con traghetti battenti bandiera rossa. Ma anche su una indagine riservatissima tesa a chiarire reti in materia ambientale ed economica di una grossa impresa di trasporto e costruzione ischitana.L’attenzione delle autorità  massima.Dai controlli messi in campo, sono state elevate 11 sanzioni al codice della strada per eccedenza di peso e carico mal sistemato per un ammontare di oltre duemila euro

Trasporto merci pericolose camion e traghetti Pozzuoli-Casamicciola

Le indagini

Ma distinguiamo le vicende. Ci sarebbe un’inchiesta tesa a chiarire attività e pratiche commerciali scorrette di una grossa azienda edile ischitana. Poi ci sono i controlli sulle vie del mare. Le indagini sono tese a consentito di far luce sul possibile giro legato a traffici irregolari di merci pericolose, oltre che reati in materia ambientale, transitati da Ischia sulla terra ferma e viceversa, sulle vie del mare.Più nel dettaglio, gli uomini della capitaneria di Porto, la GDF ed i militari dell’Arma competenti per territorio, nell’ambito di un “Action Day” concordato tramite canali prefettizi di cooperazione hanno dato esecuzione a una intensa attività di controllo durata ore.Gli agenti impiegati nell’ operazione hanno effettuato controlli documentali a Pozzuoli all’imbarco ed allo sbarco e nel porto di Ischia alle navi Caramer, Gestour e Medmar controllo allo sbarco sul porto di Casamicciola Terme della nave Agata e poi alla Maria Buono di Medmar ed infine alla M/N Giuseppina I di Traspemar proveniente da Pozzuoli

Una attività finalizzata alla verifica dei camion imbarcati con i loro carichi, la qualità dei materiali e la destinazione degli stessi. Controlli sui documenti e sul peso delle merci trasportati dai bisonti della strada. Rifiuti, terre, prodotti e materiali destinati anche alla attività edilizia. L’azione scaturisce dal provvedimento è prefettizio e da una complessa e articolata attività investigativa, nonché da servizi di osservazione, controllo e pedinamento, che ha consentito di raccogliere gravi indizi relativi all’esistenza di possibili illeciti.In realtà, secondo quanto emerge dalle indagini, le presunte irregolarità che si cerca di riscontrare servirebbero per ridurre ancora notevolmente i costi e massimizzare i profitti illeciti, tali operazioni non sarebbero mai avvenute se le merci pericolose non avessero viaggiato, via terra e poi via mate attraverso la compilazione fraudolenta di fittizie dichiarazioni di conformità e di documenti di trasporto (Ddt) ideologicamente falsi, emessi da alcune società su cui si sono accesi i riflettori.Volumi considerevoli di materiali che mal trasportato rappresentano anche una minaccia per la sicurezza nei trasporti e nella navigazione.

DUE CAMION FERMATI È SOTTOPOSTI AD ULTERIORI CONTROLLI

Dopo una intensa mattinata di verifiche nello specifico le autorità hanno controllato il peso e il carico a bordo dei mezzi è due camion sono stati fermati è sottoposti ad ulteriori controlli dopo lo sbarco avvenuto intorno alle 11 di questo venerdi 14 giugno nel porto di Casamicciola Terme. I camion viaggiavano su Giuseppina I.  Le indagini sono ancora in corso, le autorità hanno disposto approfondimenti istruttori ed i controlli di peso dei carichi trasportati. Le verifiche sono state effettuate per il secco presso Ischia Ambiente dotata di pesa ad hoc, mentre per incarichi di materiale edile presso altro sito dove si procederà alla conta per unità trasportate.

Secondo quanto ci è dato apprendere, qualche automezzo è risultato in sovraccarico con il rischio di essere colpiti da circa 200 euro di multa e 5 punti tolti dalla patente del conducente del mezzo.

FILONI PARALLELI

L’indagine in particolare muoverebbe sui due filoni: i Fanghi alluvionali e lo smaltimento illecito di materiali pericolosi attraverso gli stessi fanghi ed il carico oltre le sponde dei veicoli imbarcati che il 6 marzo scorso provocarono il ribaltamento di diversi camion nel garage del Benito Buono sfiorando la tragedia.Nel primo caso l’inchiesta sui fanghi portò a scoprire il trasporto non del tutto regolare dei prodotti anche attraverso l’ausilio di aziende in odore di Camorra, con il Caso dell’imprenditore Salvatore Langellotto e con aziende sprovviste di DURC regolare. Del caso si occupa la DDA. Nei siti di stoccaggio destinati all’alluvione potrebbero essere finiti anche materiali derivati da altre lavorazioni, abbattimenti, demolizioni edilizie ed altre tipologie di lavorazioni non proprio legate all’emergenza in atto e derivati da altri cantieri che con la alluvione e con la frana di Ischia non hanno nulla a che fare. L’ordine del Prefetto di Napoli Michele di Bari di effettuare il primo accesso straordinario lo scorso inverso al sito del “Cantiere Pio Monte” sarebbe stato solo la punta dell’iceberg. Nei siti di stoccaggio destinati all’alluvione potrebbero essere finiti anche materiali derivati da altre lavorazioni, abbattimenti, demolizioni edilizie ed altre tipologie di lavorazioni non proprio legate all’emergenza in atto e derivati da altri cantieri che con la alluvione e con la frana di Ischia non hanno nulla a che fare. I fanghi viaggiavano con la nave dedicata Agata e proprio per il caso di quegli illeciti si sono accesi i riflettori del Prefetto di Bari e del Commissario Legnini che avrebbe congelato gli stanziamenti. Del caso si è occupato la DDA.Ora nella vicenda dei trasporti su camion carichi oltre le sponde sono stati innumerevoli gli incontri in Prefettura nel corso dei quali sono stati nuovamente segnalato quanto già esposto alla Prefettura in più occasioni circa alcune criticità riscontrate nel trasporto di merci pericolose dalle isole di Ischia e Procida.Al riguardo il Prefetto ha interessato le Forze dell’Ordine nonché la Direzione Marittima della Guardia Costiera di Napoli e gli Uffici Circondariali marittimi territorialmente competenti affinché venissero impartite opportune disposizioni al personale dipendente per l’intensificazione dei controlli inerenti al rispetto delle normative di riferimento, anche in materia ambientale, e gli specifici requisiti che gli automezzi devono possedere per essere ammessi, all’imbarco e al trasporto in sicurezza sulla terraferma del proprio carico.Questo secondo trapelato e secondo le informazioni in nostro possesso. Se queste indiscrezioni venissero confermate confermate risulterà inevitabile un supplemento di indagine.

LE AZIONI UFFICIALI SULLA OPERAZIONE CONGIUNTA TRA CARABINIERI, GUARDIA COSTIERA E GUArDIA DI FINANZA SUL TRASPORTO DELLE MERCI VIA MARE: 11 SANZIONI E 2MILA EURO DI MULTE

Dalle prime ore di questa mattina è stata operata sui principali scali portuali isolani – Ischia e Casamicciola Terme – una vasta operazione condotta in sinergia tra la Compagnia Carabinieri di Ischia, la Guardia Costiera isolana e la Compagnia della Guardia di Finanza finalizzata nello specifico al controllo del trasporto merci in arrivo e in partenza dall’Isola d’Ischia.

Infatti i militari dell’Arma, della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza hanno effettuato congiuntamente una serie di controlli, anche attraverso l’impiego di una pesa pubblica certificata, con lo specifico scopo di accertare che gli autocarri in arrivo e partenza non eccedessero il limite massimo di portata nonché, verificare che le merci fossero corredate dalla prevista documentazione fiscale ed infine, che tra le merci in arrivo e partenza non vi fossero “merci pericolose o rifiuti” artatamente occultati per il trasporto in promiscuità. Come anzi detto e come fanno sapere le autorità: “dai controlli messi in campo, sono state elevate 11 sanzioni al codice della strada per eccedenza di peso e carico mal sistemato per un ammontare di oltre duemila euro”.

Le attività congiunte di controllo e prevenzione continueranno anche nei prossimi giorni al fine di tutelare la sicurezza della navigazione e il traffico merci attraverso un controllo specifico sui carichi trasportati dalle unità navali di linea, a tutela della pubblica incolumità in considerazione, inoltre, del previsto aumento di passeggeri in transito.

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