Italia surclassata e bastonata

Meritata esclusione contro la Svizzera in euro 2024 degli azzurri svogliati e con la testa altrove, prestazioni che hanno fatto toccare il fondo ad una squadra con 4 stelle mondiali sulla maglia

Redazione – Italia bastonata e surclassata.

Meritata esclusione contro la Svizzera in Euro 2024 degli azzurri svogliati e con la testa altrove, prestazioni che hanno fatto toccare il fondo ad una squadra con 4 stelle mondiali sulla maglia.

Si credeva che quella rete al fotofinish di Zaccagni avesse dato un qualcosa da poter ribaltare una squadra che non sembra avere un filo logico, sfilacciata tra i reparti ed anche tra i calciatori, che sembra abbiano smarrito la fantasia, la visione di gioco, la personalità e la reazione che ha latitato, forse anche per una questione mentale.

Ennesimo cambio di modulo per l’Italia di Spalletti che contro la Svizzera si schiera col 4-3-3. Non è l’unica novità però. Infatti il ct azzurro a centrocampo fa fuori Jorginho e Frattesi e al loro posto giocano Fagioli e Cristante. Infine c’è Darmian al posto di Dimarco infortunato.

Neanche il modulo usato nel Napoli campione d’Italia ha risolto i suoi problemi per trovare la quadra giusta, ne ha usati vari ma nessuno di questo è risultato vincente.

Svizzeri più in palla e che hanno irriso una squadra senza gambe, senza cervello e senza cuore. Ma soprattutto senza un briciolo di orgoglio.

Meritata la doppia rete dei crociati che escono sul terreno di gioco più determinati, attuando un efficace pressing ed aggredendo l’avversario senza patemi d’animo.

Embolo impegna Donnarumma, l’unico migliore, alla respinta, Freuler si infila tra le linee ed infila l’estremo azzurro. Nell’intermezzo Chiesa e fermato in angolo.

Ripresa mortifera degli elvetici con Vargas che raddoppia spedendo la sfera all’incrocio dei pali dove Donnarumma non può nulla. Italia che scrive lo stesso copione, ma tenta qualcosa: cross di Chiesa e Schar fa auto palo, rasoterra di Retegui parato, palo di Scamacca.

Forse quello a cui bisogna dare peso sono i vivai, quelli che negli anni ’60, ’70 ed ’80, hanno sfornato calciatori di livello internazionale. Forse di ridimensionare le squadre nei campionati e qualche straniero. Chissà se questa fosse la formula giusta.

SVIZZERA – ITALIA  2-0

Reti: 37′ Freuler, 46′ Vargas.

SVIZZERA (3-4-3): Sommer; Schar, Akanji, Rodriguez; Aebischer (90+2′ Steffen), Freuler, Xhaka, Rieder (71′ Stergiou); Vargas (71′ Zuber), Embolo (77′ Sierro), Ndoye (77′ Duah).

A disp: Mvogo, Kobel, Elvedi, Zesiger, Zakaria, Shaqiri, Jashari, Okafor, Amdouni.

Allenatore: Murat Yakin.

ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Bastoni, Darmian (75′ Cambiaso); Cristante (75′ Pellegrini), Fagioli (86′ Frattesi), Barella (64′ Retegui); Chiesa, Scamacca, El Shaarawy (46′ Zaccagni).

A dis: Vicario, Meret, Dimarco, Buongiorno, Gatti, Bellanova, Jorginho, Raspadori. Folorunsho. Allen: Luciano Spalletti.

ARBITRO: Marciniak (Pol).

Ammoniti: Barella, El Shaarawy, Mancini.

NOTE: Pomeriggio sereno, 30°, terreno in buone condizioni. Spettatori: 71mila.

Angoli: 4-6. Recupero: 3′ pt e 2′ st.

GiSpa

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