La settimana delle elezioni europee: guida completa al voto 2024

6 giugno 2024 | 10:53
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La settimana delle elezioni europee: guida completa al voto 2024

Nei prossimi giorni, milioni di europei saranno chiamati a votare per eleggere i rappresentanti che siederanno nel Parlamento europeo per i prossimi cinque anni. In Italia, le urne per le elezioni europee 2024 saranno aperte tra le 14 e le 22 di sabato 8 giugno e tra le 7 e le 23 di domenica 9 giugno. Lo spoglio dei voti inizierà immediatamente alla chiusura dei seggi domenica stessa.

Dove si vota

Si vota presso il seggio elettorale indicato sulla tessera elettorale, corrispondente alla sezione del luogo di residenza. Chi non ha ancora la tessera elettorale deve rivolgersi al proprio Comune di residenza per sapere dove votare.

Condizioni particolari di voto

Sono previste specifiche modalità di voto per degenti in ospedale, persone con problemi di salute che non possono allontanarsi da casa, detenuti, elettori non deambulanti che possono votare in sezioni accessibili diverse dalla propria. Militari, forze di polizia, vigili del fuoco e naviganti possono votare nel comune in cui si trovano per servizio. Gli italiani residenti in un altro Stato membro dell’UE possono votare nel Paese di residenza rispettando determinate condizioni. Gli studenti fuori sede devono aver fatto domanda entro il 5 maggio per votare nel luogo in cui si trovano.

I requisiti

Per votare, è necessario essere cittadini italiani (o di un altro Paese dell’UE se hanno fatto domanda entro la scadenza definita) e aver compiuto 18 anni. Al seggio si deve presentare un documento di riconoscimento valido e la tessera elettorale.

Il sistema elettorale

Secondo la legge elettorale europea, tutti i Paesi membri devono usare un sistema proporzionale, che assicura alle liste un numero di seggi proporzionale ai voti ricevuti.

Come si vota in Italia

Gli elettori riceveranno una scheda con i simboli delle liste. Si vota barrando il simbolo del partito o il riquadro. È possibile indicare fino a tre preferenze, rispettando l’alternanza di genere. I candidati con il maggior numero di preferenze sono eletti. Le liste devono superare il 4% dei voti a livello nazionale per ottenere seggi. In Italia ci sono cinque circoscrizioni: Nord Occidentale, Nord Orientale, Centrale, Meridionale e Insulare, ciascuna con un numero di seggi proporzionale alla popolazione residente.

Quanti seggi

Il Parlamento europeo conta fino a 705 membri, compreso il presidente. L’Italia eleggerà 76 eurodeputati.

Il ruolo del Parlamento europeo

Il Parlamento europeo ha tre principali funzioni: legislativa, di supervisione e di bilancio. Adotta la legislazione dell’UE, supervisiona le istituzioni dell’UE e approva il bilancio. Le decisioni prese dal Parlamento europeo riguardano direttamente la vita quotidiana dei cittadini, come dimostra l’abolizione dei costi di roaming per le chiamate tra Paesi europei.

L’importanza del voto

Gli esperti di diritto internazionale sottolineano l’importanza di partecipare alle elezioni europee. Concepción Escobar Hernández, docente di diritto dell’UE, afferma che le istituzioni europee hanno un impatto significativo sulla vita quotidiana dei cittadini. Anche Carlos Molina del Pozo, professore di diritto amministrativo, ribadisce la rilevanza del Parlamento europeo nella realtà sociale e politica.

Mobilitazione dell’elettorato europeista

Per contrastare l’ascesa dei partiti di estrema destra, è essenziale che l’elettorato europeista si mobiliti. Questi partiti, spesso euroscettici o nazionalisti, tendono a sminuire il ruolo dell’UE.

A cosa serve l’Europa? Ecco i motivi per votare

Non c’è futuro per i popoli europei se non nell’Unione. Sono parole di Jean Monnet, universalmente considerato il padre della Comunità Economica Europea. Era il 1950. Da allora, l’Europa ha fatto molta strada, ma oggi si trova di fronte a nuovi rischi e sfide. Le elezioni dell’8 e 9 giugno sono cruciali per determinare il futuro dell’Europa. Un’Europa forte e democratica è possibile solo con una partecipazione elettorale significativa. In Italia, nel 2022, l’astensione alle elezioni politiche ha raggiunto il 36,1%. La situazione è ancora più grave per le elezioni europee: nel 2019, il 45,5% degli italiani non è andato a votare, rispetto al 29% del 2004.

Chi vota per la prima volta

In tutta l’Unione Europea, 23 milioni di giovani su 359 milioni di elettori complessivi voteranno per la prima volta. La tendenza nei Paesi fondatori è che l’astensione tra i giovani sotto i 35 anni sta diminuendo. In Italia, i giovani tra i 18 e i 34 anni sono circa 10 milioni, di cui quasi 2,8 milioni sono nuovi elettori. Cosa possiamo aspettarci da loro?

I dati mostrano che gli over 35 sono più interessati alla politica interna, mentre i giovani considerano le elezioni europee altrettanto importanti delle politiche. I giovani non vedono il voto per il Parlamento europeo come un semplice referendum sul governo nazionale, ma come un’opportunità per influenzare il futuro dell’Unione.

Il peso dell’Europarlamento

Nelle ultime elezioni, l’astensione tra i 35-54 anni è stata del 31% alle politiche del 2018 e del 44% alle europee del 2019. Anche tra gli over 55, l’astensione alle europee è aumentata dal 25-28% al 36%. Tra i 18-34 anni, l’astensione è rimasta stabile intorno al 38-40% sia alle politiche che alle europee.

La Generazione Z, i nati tra il 1997 e il 2012, è quella che si mobilita per cause come il cambiamento climatico, i diritti umani e LGBTQ+, e contro il body shaming e il bullismo. Sono loro che devono scegliere chi li rappresenterà in Europa. Nelle politiche del 2022, l’astensione tra i nuovi elettori è scesa al 35%, un segnale positivo.

Dall’Erasmus ai tirocini retribuiti

Dal 1987, il programma Erasmus ha permesso a 15 milioni di giovani di studiare all’estero. Dal 2014, è esteso anche agli studenti delle scuole superiori. Tra il 2021 e il 2027, sono stati stanziati 26 miliardi di euro per borse di studio per 10 milioni di studenti. DiscoverEU, il programma che offre biglietti ferroviari gratuiti ai 18enni per viaggiare in Europa, ha beneficiato quasi 250.000 giovani dal 2018.

Il portale Erasmusintern.org offre tirocini retribuiti in tutta Europa. Il Parlamento europeo sta lavorando per garantire una remunerazione adeguata per i tirocini, in base al costo della vita nei vari Stati membri. Inoltre, esiste un fondo di 1 miliardo di euro per esperienze di volontariato retribuite.

Green Deal

L’Europa è in prima linea nella lotta al cambiamento climatico, con l’obiettivo di ridurre le emissioni nette di gas serra del 55% entro il 2030 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Il piano “Next Generation EU” finanzia con 1000 miliardi di euro la transizione ecologica.

Acquisti online e Internet

L’Unione Europea promuove connessioni Wi-Fi gratuite in luoghi pubblici e ha eliminato i costi aggiuntivi per l’uso del telefono all’estero dal 2017. Grazie a una direttiva UE, è possibile restituire gli acquisti online entro 14 giorni senza giustificazione.

Per le donne

Una donna su due non ha votato alle ultime europee. Tuttavia, l’UE ha stanziato 14,8 miliardi di euro dal Fondo Sociale Europeo 2021-2027 per incrementare la parità di stipendio e l’occupazione femminile. Misure come i 10 giorni di paternità retribuita sono state introdotte grazie all’UE.

Fondi per i disoccupati e il Sud

L’astensione tra i disoccupati è salita al 55% nelle ultime europee. L’UE finanzia corsi di inclusione digitale e ha stanziato 4,9 miliardi di euro per la formazione e riqualificazione professionale. Le regioni del Sud ricevono fondi strutturali per 30 miliardi di euro per il 2021-2027.

Benefici per tutti

L’UE garantisce standard elevati di sicurezza alimentare e benessere degli animali. Durante la pandemia, ha negoziato l’acquisto di vaccini per tutti gli Stati membri, garantendo l’accesso equo alle dosi. La Banca Centrale Europea ha acquistato 730 miliardi di titoli di Stato italiani e i fondi del PNRR hanno aiutato la ripresa economica.

Il momento è ora

Le istituzioni europee non sono perfette, ma le decisioni le prende chi alza la mano a Strasburgo e Bruxelles. Un’Europa più forte passa da un Parlamento Europeo legittimato da una forte partecipazione al voto.

Conclusioni

Nonostante l’importanza delle decisioni prese dalle istituzioni europee, molti cittadini percepiscono l’UE come distante. Tuttavia, le scelte del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione hanno un enorme impatto sulla vita quotidiana di tutti noi. Per questo motivo, è fondamentale esercitare il diritto di voto e partecipare attivamente alle elezioni europee 2024.