Porto di Salerno,Adsp: parte ufficialmente il potenziamento delle infrastrutture

Al via i lavori per il ripristino dell’operatività ro-ro della Banchina Rossa,
primo di una serie di quattro importanti cantieri che a cascata rafforzano il porto campano
L’AdSP Mar Tirreno Centrale annuncia nuove opere ed interventi nel porto di Salerno.

Al via, infatti, i lavori di ripristino della funzionalità della Banchina Rossa del Porto commerciale di Salerno. L’Autorità di Sistema Portuale (AdSP) del Mar Tirreno Centrale ha dato formalmente avvio a un ambizioso programma di completamento e rafforzamento delle infrastrutture dello scalo campano, consegnando lunedì scorso, 10 giugno, la prima di quattro importanti opere previste per il porto di Salerno. A darne notizia il Presidente dell’AdSP, Andrea Annunziata, che presto annuncerà l’apertura di altri importanti cantieri.

I lavori serviranno ad efficientare le attività rotabili di tipo ro-ro (roll-on/roll-off), ovvero l’attracco dei traghetti che trasportano carichi su ruote come automobili, mezzi pesanti, vagoni, merce che non richiede l’ausilio di mezzi meccanici esterni per essere caricata. Interessano un’area nevralgica del Porto di Salerno, quasi tutta la calata di riva per una lunghezza di 184 metri, a ridosso dei piazzali dove opera la società Logiport. Coordinate dall’AdSP, l’intervento è suddiviso in due fasi per garantire il minor impatto possibile con le attività portuali: la prima interesserà 100 metri di banchina e dovrà essere completata entro il 23 febbraio 2025; la seconda, di 84 metri, sarà completata entro il 27 ottobre 2025. «Si tratta di un’opera tanto attesa quanto delicata – afferma Giuseppe Grimaldi, Segretario Generale dell’AdSP – in quanto da un lato porrà fine ad un lungo periodo di interdizione di una banchina vitale per la funzionalità del Porto, dall’altro consentirà, in condizioni di sicurezza, di avviare nelle prossime settimane il consolidamento del molo di Ponente, altra opera finanziata per 40 milioni di euro con fondi complementari del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza [PNRR]».