Positano si prepara a festeggiare il patrono San Vito tra fede, leggende e tradizioni

Vigilia di festa a Positano che si prepara ad onorare il patrono San Vito. La città è illuminata e si respira un’aria di gioia. Domani, dalle 7.30 alle 930, si susseguiranno le Sante Messe. Alle ore 11.00 si terrà la Solenne Celebrazione Eucaristica, mentre alle ore 12.00 in Piazza Flavio Gioia avrà luogo la tradizionale Benedizione dei cani. La leggenda racconta che Diocleziano cercò in più modi di ferire e torturare in più modi Vito. Pare infatti che tra le altre cose, gli avesse scagliato contro uno o più cani affetti da rabbia. Questi invece di essere morso, li guarì associando quindi la sua figura al miglior amico dell’uomo e della donna.
Alle ore 19.00, dopo la Solenne Celebrazione Eucaristica, prenderà il via la processione con il venerato busto reliquiario di San Vito, che si snoderà per le vie del borgo, accompagnata da canti e preghiere. Alle ore 21.30, in Piazza dei Mulini, si terrà il concerto “Musica ed emozioni in… Volo” a cura di Vicoli in Arte. Gran finale della giornata, alle ore 23.30, con lo spettacolare spettacolo di fuochi d’artificio.
I positanesi sono molto devoti alla Madonna Assunta ma anche al patrono San Vito che ricopre un ruolo molto importante. Protettore dei ballerini in una città dove la danza ricopre un ruolo importantissimo grazie al “Premio Danza”, una città fortemente da due grandissimi ballerini quali Massine e Nureyev.
Il Dott. Dario Cantarella chiediamo Ma come nasce il legame tra San Vito e la città di Positano? Il Dott. Dario Cantarella, autore del libro “Busti – Reliquiario di età medievale in Costiera Amalfitana” all’interno del quale è contenuto anche un prezioso studio sul busto del martire S. Vito, in una intervista rilasciata a Positanonews spiegò: «E’ difficile dare una risposta. E’ sempre difficile individuare la nascita dei culti che la tradizione porta avanti. Le testimonianze di fede nei confronti di San Vito sono tante nei secoli e sono le cronache del tempo, le cronache del passato che ci raccontano questa fede che si fortifica proprio nei momenti di difficoltà. Ad esempio quando c’erano mareggiate o terremoti San Vito veniva portato in processione così da chiedere la grazia e tutti i positanesi si ritrovavano insieme a pregare».
E poi il Dott. Cantarella ci parlò delle caratteristiche del busto di San Vito custodito nella Chiesa di Santa Maria Assunta: «Si tratta di un assemblaggio. La testa è probabilmente del 400 con dei caratteri molto rinascimentali e classicheggianti. Invece il busto fu realizzato nel 1599 da alcuni positanesi che vollero dare un corpo a questa testa. La testa è d’argento mentre il corpo è in rame dorato. I positanesi che hanno commissionato questo busto hanno fatto incidere anche il proprio nome sul busto in modo da voler quasi indicare alle future generazioni il proprio sforzo economico ma anche la propria fede».
San Vito o San Vito di Lucani o San Vito Martire nacque in Sicilia in una famiglia pagana. Aveva solo sette anni quando cominciò a compiere i primi prodigi scatenando le ire del padre che arrivò addirittura a denunciarlo e a farlo imprigionare. Anche dopo le torture subite in carcere per molti anni, Vito non abbandonò la sua fede e a seguito dell’apparizione di un angelo, sbarcò sulle coste del Cilento. Qui continuò a compiere miracoli guaritori tanto da essere riconosciuto oggi come uno dei quattordici Santi Ausiliatori tra cui anche San Pantaleone patrono della vicina Ravello.
Secondo la leggenda guarì il figlio di Diocleziano dall’epilessia ma questo non lo salvò dalle persecuzioni del 303 che lo portarono prima alle torture e poi alla morte.
San Vito è oggi il protettore dei muti, dei sordi e dei ballerini ma anche delle persone affette da epilessia. Non si hanno purtroppo notizie chiare riguardo le reliquie che pare fossero state trasportate prima in Francia e poi in Repubblica Ceca per poi perderne le tracce. In Europa sono 150 le città che vantano di possedere reliquie del Santo.
In Campania San Vito è Patrono di Positano e viene celebrato il 15 giugno. Inoltre è Patrono anche di altri dieci comuni sparsi sul territorio tra cui Eboli, Forio d’Ischia, Merigliano e Sapri.