Silenzio elettorale: quattro partiti ignorano le regole sui social
Silenzio elettorale: quattro partiti ignorano le regole sui social
Il silenzio elettorale, iniziato alla mezzanotte di venerdì 7 giugno, impone uno stop a comizi, riunioni di propaganda, affissione di manifesti e distribuzione di giornali murali fino a domenica 9 giugno 2024. Tuttavia, l’assenza di regolamentazione specifica per i social media crea un vuoto normativo, permettendo ai partiti di continuare la campagna elettorale online senza incorrere in sanzioni legali.
Vuoto normativo sui social media
La legge italiana non ha ancora esteso il silenzio elettorale alle piattaforme social. Nonostante ciò, molti partiti e candidati hanno scelto di sospendere le attività di propaganda online durante i giorni di voto, rispettando una sorta di “codice di condotta” non scritto. Tuttavia, alcune formazioni politiche hanno deciso di sfruttare il vuoto legislativo per continuare a promuovere i propri messaggi elettorali.
Le eccezioni: Lega, Fratelli d’Italia, Azione e Forza Italia
Tra coloro che hanno ignorato il silenzio elettorale sui social, spiccano la Lega di Matteo Salvini, Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, Azione di Carlo Calenda e Forza Italia di Antonio Tajani.
Lega e Matteo Salvini: Continuano a pubblicare post come se il silenzio elettorale non fosse mai iniziato.
Giorgia Meloni: Ha postato su Instagram un video elettorale proprio a mezzanotte, sfiorando il limite del silenzio elettorale.
Carlo Calenda e Azione: Calenda ha attualmente 23 inserzioni attive sui suoi social, tutte avviate dal 3 giugno in poi, con l’ultima sponsorizzazione partita proprio l’8 giugno. La pagina di Azione ospita altre 6 inserzioni.
Forza Italia e Antonio Tajani: Hanno quattro inserzioni sponsorizzate attive, inclusi video di comizi e infografiche sul voto. Tajani ha anche una sponsorizzazione attiva sulla sua pagina personale.
Monitoraggio delle campagne sponsorizzate
Meta, la società madre di Facebook e Instagram, offre uno strumento di monitoraggio delle campagne pubblicitarie sulle sue piattaforme. Questo strumento permette di verificare l’inizio e la fine delle campagne, il pubblico raggiunto e l’investimento effettuato. La verifica delle pagine ufficiali dei principali partiti e leader politici ha mostrato che solo pochi hanno mantenuto le sponsorizzazioni attive durante il periodo di silenzio elettorale.
Europa Verde – Verdi
Anche Europa Verde – Verdi, candidata alle elezioni europee in coalizione con Sinistra Italiana, continua a sponsorizzare post durante l’apertura delle urne, con cinque annunci attivi iniziati il 6 giugno.
Conclusione
L’attuale vuoto normativo sui social media durante il silenzio elettorale mette in luce la necessità di un aggiornamento delle leggi elettorali italiane. Mentre molti partiti scelgono di rispettare una condotta tacita, altri sfruttano la mancanza di regolamentazione per continuare a fare campagna, evidenziando l’urgenza di una regolamentazione chiara e aggiornata per il futuro.