“Voglio dormire il sonno delle mele” con Enzo e Gerardo
“Voglio dormire il sonno delle mele” citazione di un celebre verso di Federico Garcìa Lorca, metafora della vittoria della vita sulla morte, “Voglio dormire il sonno delle mele, voglio!” a ripeterlo sarà anche Enzo Moscato (1948 – 2024) in Co’Stellazioni (1995), probabilmente l’avrebbe recitato anche Gerardo D’Andrea (1937 – 2021) ripetendo: “Voglio dormire, e risvegliarmi, così: felice, rotonda e intera, come una mela. Dentro avrò la saggezza dell’albero”, proprio per ricordare a tutti noi, come solo lui sapeva fare, fuor di metafora, che non dovremmo mai rinunciare ai sogni, alle speranze, alla saggezza degli alberi: alla felicità delle piccole cose. Quindi, sempre Gerardo, che il 2 giugno del 2021 ci lasciava, avrebbe raggiunto, con quel suo incedere claudicante ma determinato, il centro del proscenio di Piazza dei Racconti a Positano, dove nel 2001 aveva ideato il suo “Positano Teatro Festival – Premio Annibale Ruccello”, per concludere con tono fiero e autorevole: «Signori chi è di scena… chi è di scena signori…Spegnete i cellulari e accendete i cervelli». Credo che il miglior modo di onorare la memoria di Gerardo D’Andrea, attore, sceneggiatore, regista e direttore artistico del “Positano Teatro Festival”, sia quello di ricordare che le sue “mele”, come quelle di Moscato, continuano a maturare nell’impegno di Antonella Morea che ne ha ereditato la direzione artistica, nella volontà politica e impegno costante di Giuseppe Guida, Sindaco di Positano, che con la sua amministrazione continua a investire nel teatro, quello serio, quello impegnato, che intrattiene il pubblico e nello stesso tempo sollecita alla riflessione, invita lo spettatore all’esercizio del pensiero critico che rende liberi: un’eredità culturale preziosa quella del Premio Annibale Ruccello, che rende non solo Positano ma l’intera Costiera un posto speciale.
di Luigi De Rosa
Nella foto, a partire da destra, il Sindaco di Positano Giuseppe Guida, Antonella Morea, direttore artistico e Giuseppe Vespoli, consigliere con delega alla Cultura.