A “Filo Giallo” su Cusano Tv l’avvocato di Sorrento Luigi Alfano torna a parlare del Codice Rosso

Ieri sera nella trasmissione “Filo Giallo” su Cusano TV è intervenuto l’avvocato di Sorrento Luigi Alfano – criminologo forense, Ctu e perito del Tribunale di Torre Annunziata e Procura di Napoli, avvocato cassazionista del foro di Nocera Inferiore e docente – che ha parlato del Codice Rosso.
L’Avv. Alfano nel suo intervento ha precisato di essere stato il primo ad aver fondato lo sportello antistalking in Italia rivolto sia alle donne che agli uomini. L’Avvocato si è soffermato sul problema della violenza sottolineando come l’amore debba essere visto come un possesso od un’ossessione anche perché oramai si passa da un’emozione all’altra arrivando alla polverizzazione dell’altro. Non si guarda più la persona umana ma la si oggettualizza, quindi quella forma di disagio psicopatologico si riversa sugli individui oggettualizzandoli. Ed è quindi necessario intervenire soprattutto sui soggetti che hanno problemi mentali e ne hanno censiti circa 1.500, contenendoli in adeguate strutture di lungodegenza psichiatrica perché è l’unico modo per contenere questi soggetti. Ed è importante, ha continuato l’avvocato Alfano, affiancare ai magistrati dei soggetti con competente ultraspecialistiche come lui. E questo soprattutto per evidenziare quelli che sono gli indicatori, i segnali predittivi di pericolosità sociale: l’offesa, l’insulto, la minaccia, lo schiaffo, le parole (ti uccido, ti ammazzo, sei mia, non devi essere più di nessun altro). Questi sono i segnali di pericolosità sociale del narcisista patologico overt e non covert che manifesta anche la totale assenza di empatia e quindi non fa altro che aumentare le pulsioni distruttive.
L’avv. Alfano ha, inoltre, precisato che già nella fase preadolescenziale ed adolescenziale, soprattutto nella nascita, è fondamentale avere il supporto di un criminologo forense e di un neuropsichiatra infantile per poter attribuire il ruolo genitoriale. Perché non è di tutti assurgere al ruolo genitoriale, c’è necessità di una “patente”. E l’avvocato afferma che, come esiste una banca dati del DNA, deve essere creata anche una banca dati psichiatrica perché è necessario capire anche i pregressi del soggetto che lo hanno portato a compiere determinati atti. E’ importantissimo porre al centro del dibattito la salute mentale.
L’Avvocato Alfano ribadisce ancora una volta che il Codice Rosso va riformato soprattutto nella parte del primo intervento perché presenta delle criticità. Non basta più il braccialetto elettronico ma è necessario intervenire immediatamente, al primo segnale, al primo indicatore. Alla prima denuncia bisogna subito attuare il contenimento del soggetto maltrattante che non può assolutamente rimanere libero. E la protezione va fatta non solo alla vittima ma anche ai suoi familiari.
E soprattutto occorre una educazione ai sentimenti, una alfabetizzazione emotiva per insegnare ai ragazzi l’importanza delle emozioni.

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