Archeologia in Penisola. “Frammento di lastra di sarcofago” dal post di Andrea Fienga

Nella rubrica settimanale di Archeologia in Penisola Sorrentina edita da Positanonews, riportiamo per oggi un interessante e forbito post dell’assistente del direttore del Museo Correale di Terranova Andrea Fienga.

Generico luglio 2024

“Tra le mie varie ricerche, mi sono imbattuto in tre disegni realizzati a Sorrento da Franz Ludwig Catel, che raffigurano quasi identicamente le lastre di marmo, due delle quali sono conservate al Museo Correale di Sorrento. Uno raffigura un fregio d’armi, l’altro la lastra del sarcofago dei sette sapienti (pubblicato dal prof. Mario Russo nel libro sui sedili nobiliari di Sorrento) e il terzo una lastra di sarcofago con quattro muse.

Non ricordavo di aver visto un sarcofago con questa raffigurazione, né al Museo Correale né in altri luoghi di Sorrento che ho visitato. Pensando e ripensando, mi sono ricordato che nelle sale della vecchia sezione archeologica avevamo un frammento (ora in deposito) che potrebbe essere parte del marmo raffigurato nel disegno. Poiché nelle schede del museo non era specificato molto, ho deciso di consultare Mingazzini che lo chiama anche “Frammento di lastra di sarcofago”, ma nella descrizione afferma che la figura femminile in rilievo ricorda quella di una musa, forse Tersicore, e che faceva parte del sarcofago a cui appartiene la lastra dei sette sapienti sempre presente al Correale (Le rappresentazioni di filosofi hanno trovato ampio sviluppo con Marco Aurelio, in particolare i dialoghi con le Muse, un tema ampiamente diffuso nei sarcofagi del III sec. d.C.).

Generico luglio 2024
 
Generico luglio 2024

Questa lettura ha rafforzato la mia tesi, come “non esperto”, che il disegno potrebbe rappresentare la lastra originale di cui il nostro frammento faceva parte. Se così fosse, ci si deve chiedere che fine abbia fatto il resto del marmo, che, secondo le mie ricerche nel settembre 1812, l’archeologo Aubin-Louis Millin, insieme a Catel, fu in grado di osservare nella sua interezza con gli altri “bassorilievi e iscrizioni” sotto il portico della cattedrale di Sorrento durante la sua visita. Il viaggio in Italia, commissionato dal Ministro dell’Interno francese, il conte di Montalivet, aveva lo scopo di raccogliere una vasta gamma di documentazione (disegni, stampe, libri) destinata alla preparazione di diverse pubblicazioni, arricchire i fondi della Biblioteca nazionale (nell’epoca imperiale) e alimentare i suoi corsi di storia dell’arte.

Nel 1865, il consiglio comunale di Sorrento ordinò che tutte le antiche lapidi figurative o scritte, trovate sparse per la città o poste sotto il campanile della Cattedrale, fossero conservate nel Sedile Dominova, dove furono poi trasferite nel 1866 a seguito di restauri e pulizie. Chissà dove fu collocata la lastra in questione e se fu rimossa in questa occasione o se rimase solo il frammento che nel 1920, insieme a tutti gli altri marmi, su proposta di Manfredi Fasulo, furono trasferiti al Museo Correale.

Speriamo che prima o poi si possa ricomporre la lastra con il ritrovamento della parte mancante e degli altri due lati del sarcofago.”

Generico luglio 2024
Generico luglio 2024
Generico luglio 2024

 

 

 

Commenti

Translate »