Bonifica Amianto: Stop al materiale tossico depositato illecitamente sulle strade del Parco Regionale dei Monti Lattari. Dopo il Bonus Amianto, approvati i contributi regionali per gli Enti pubblici in Campania.

Dopo il Bonus Amianto con le detrazioni per la riqualificazione del patrimonio edilizio, è stato recentemente approvato dalla Regione Campania anche un bando pubblico per l’erogazione di contributi a beneficio degli enti pubblici, per la bonifica dall’amianto presente in edifici di proprietà pubblica sul territorio regionale.

Il bando è modulato sulla base di fondi relativamente agli esercizi finanziari 2025 e 2026, stanziati appositamente.

Per quanto concerne invece il Bonus Amianto per i proprietari di immobili, l’Agenzia delle Entrate chiarisce come funzionano le detrazioni fiscali per la rimozione del pericoloso materiale edilizio.

Vecchi tubi fognari o canne fumarie, cassoni di raccolta acqua, lastre per tettoie ed altri elementi edilizi in amianto, vengono sistematicamente sostituiti nel corso delle ristrutturazioni, anche nelle costose ville e case turistiche della costiera, e poi spesso vengono abbandonati lungo la strada a causa degli alti costi di smaltimento.

Gesti di questo tipo sono assolutamente incomprensibili e denotano una mancanza assoluta di rispetto nei confronti della comunità, dato che si tratta di un materiale altamente tossico per la salute umana e nocivo per l’ambiente.

La rimozione dell’amianto dagli edifici è un processo di fondamentale importanza per il benessere comune e la sicurezza ambientale. Farlo non solo protegge la salute delle persone, ma migliora la sicurezza e il valore degli immobili.

Non tutti sanno che adesso la sua rimozione è anche detraibile al 50%: l’articolo 16-bis, comma 1, lettera l) del Testo unico delle imposte sui redditi (Dpr 917/1986), conferma che gli interventi di rimozione dell’amianto, eseguiti su singole unità immobiliari e su parti comuni di edifici residenziali, sono agevolabili.

Nella fattispecie ci si riferisce al “Bonus Ristrutturazioni”, che agevola svariati interventi, tra cui anche quelli per l’amianto.

Il bonus amianto sarà in vigore fino al 31 dicembre 2024 con l’aliquota al 50%, calcolata su un tetto di spesa pari a 96mila euro, fruibile come detrazione Irpef mediante 10 rate annuali di pari importo.

Sono detrazioni strutturali, finalizzate alla riqualificazione del patrimonio edilizio, quindi a differenza degli altri bonus, a partire dal 1° gennaio 2025 non scadono, ma subiscono solo un abbassamento dell’aliquota al 36% e del tetto di spesa a 48mila euro.

L’Agenzia delle Entrate chiarisce che il bonus amianto è riconosciuto indipendentemente dalla categoria edilizia degli interventi realizzati, anche solo relativamente alle spese di trasporto in discarica da parte di aziende specializzate.

Se gli interventi risultano conformi alle normative edilizie vigenti e sono eseguiti da aziende specializzate, con certificazione dei lavori eseguiti e documenti che attestino il corretto smaltimento, è possibile beneficiare di questo bonus.

È un incentivo per i proprietari di immobili, ad agire finalmente nella tutela dell’ambiente, anche sul territorio del Parco Regionale dei Monti Lattari, dove purtroppo, soprattutto l’area del “Valico di Chiunzi”, lo sversamento di tale materiale è un annoso problema, e non sono esenti purtroppo nemmeno gli slarghi lungo la statale costiera 163 da Vietri a Positano.