Gli amalfitani scompariranno?

Gli amalfitani scompariranno?

La mia riflessione su come le processioni si stanno sempre di più trasformando in passerelle utili agli amministratori locali per mettersi in evidenza, ha suscitato una serie di reazioni, sopratutto sul versante della società civile.
In sintesi, non si vuole accettare l’idea che in costiera amalfitana siamo in pieno inverno demografico, ancora più grave di quello che investe l’Italia e l’Europa.
Nessuno forse se ne è neanche accorto, ma i numeri sono drammatici.
Mi focalizzo sul solo Comune di Amalfi ma tranquillamente il ragionamento vale anche per tutti gli altri 12 Comuni, nessuno escluso.
Al censimento del 1881 il Comune di Amalfi contava 7.700 abitanti e, dopo 120 anni, nel 2001, erano scesi a 5.400.
Dal 2001 ad oggi, il numero, gradualmente si è sempre ridotto, ed ora siamo a circa 4.700 abitanti.
Ma cosa sta accadendo sul fronte delle nuove nascite?
La prima cosa che si osserva è che il saldo naturale, ovvero la differenza tra le nascite ed i decessi, vede, da oltre 20 anni, prevalere sempre i secondi rispetto alle prime.
In particolare la forbice si allarga sempre di più al punto tale che nel 2022, a fronte di 69 decessi, ci sono state appena 27 nascite. Insomma, i decessi tendono a diventare il triplo delle nascite.
Ed a proposito di nascite, che tendono sempre di più a diminuire, un’altra cosa che si osserva è l’inesistenza della sostituzione etnica. Nella vicina Eboli, ad esempio, il fenomeno delle nascite di “stranieri” riguarda una percentuale di circa il 20% sul totale, mentre ad Amalfi è sostanzialmente pari a zero.
Veniamo ad un altro numero importante, il costante innalzamento dell’età media della popolazione: nel 2022 era di 42 anni ed oggi siamo arrivati ben oltre 48 anni.
Quindi, sempre meno giovani dovranno caricarsi sulle spalle tanti vecchi.
Per capirci, nel 2002 i giovani tra zero e 14 anni erano circa 800 e gli ultra sessantacinquenni erano circa 1.000.
Oggi i cittadini amalfitani sotto i 14 anni sono meno di 500 e quelli che hanno superato i 65 anni sono ben oltre 1.200.
Ditemi voi se tutto questo non è un dramma sociale.
Quanti saranno gli amalfitani fra trent’anni?

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