Gozzo investito a Massa Lubrense con tre ragazzi finiti a mare, il natante pirata ha base a Positano

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    Gozzo investito a Massa Lubrense con tre ragazzi finiti a mare, il natante pirata ha base a Positano . Nella giornata di ieri, domenica 15 luglio 2024, i militari della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia e del dipendente Ufficio Locale Marittimo di Massa Lubrense, a seguito dell’attività investigativa condotta, hanno identificato la seconda unità da diporto coinvolta nel sinistro marittimo occorso alle ore 20:30 circa di venerdì scorso, in località Marciano, Massa Lubrense nella acque limitrofe a Punta Campanella, dove era immediatamente intervenuta la motovedetta Sar classe 800 dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Capri che aveva immediatamente soccorso i naufraghi trasportandoli in sicurezza presso il porto di Massa Lubrense.

    Il natante pirata,  come riporta il bravo collega Massimiliano d’Esposito su Il Mattino di Napoli, è appartenente ad una società che si occupa di locazione e noleggio, con base nel porto di Positano in Costiera amalfitana , è stato posto sotto sequestro preventivo ai fini di procedere alle attività investigative che, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, dovranno accertare dinamica e responsabilità che hanno portato all’incidente in seguito al quale i tre occupanti un piccolo cabinato sono stati sbalzati in acqua mentre lo skipper del charter si è allontanato senza prestare loro soccorso.

    Ancora una volta il dispositivo attivato dai comandi della Guardia Costiera di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia si è dimostrato opportunamente efficace ed immediato, sia sotto il profilo connesso al soccorso e recupero delle persone in pericolo, sia nella conseguente attività di Polizia Giudiziaria, attribuita per legge al Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera.

    Un dispositivo che vede impegnati militari e mezzi, nel golfo di Napoli ed in tutta la Regione Campania, per vigilare sulla sicurezza della navigazione, ma anche sul corretto uso del demanio marittimo, individuando gli obiettivi più rilevanti per dimensione e disvalore del fenomeno, senza trascurarne nessuno, nell’ambito di una visione strategica che può non convergere, nell’immediato, con le priorità percepite da soggetti terzi.

    Dalla Capitaneria di porto si raccomanda la massima prudenza nella condotta nautica ricordando il generale obbligo per tutte le unità di navigare con scafo in dislocamento e comunque a meno di 10 nodi nella fascia di mare compresa tra i 200 e i 500 metri dalle coste a picco e i 300 e 1000 metri dalle spiagge.

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