Il disagio dei giovani positanesi: bravate al lido e vantarsi sui social

Il disagio dei giovani positanesi: bravate al lido e vantarsi sui social.

Positano, una delle perle della Costiera Amalfitana, è famosa per le sue bellezze naturali, le spiagge incantevoli e il turismo di alto livello. Tuttavia, dietro questa facciata idilliaca, si nasconde una realtà meno luminosa che riguarda alcuni giovani del posto. Ultimamente, sta emergendo un fenomeno preoccupante: le bravate al lido compiute dai ragazzi e il conseguente vanto sui social media.

Durante le calde serate estive, quando i turisti si ritirano nei loro alberghi e le strade si svuotano, alcuni giovani positanesi si ritrovano al lido per mettere in scena comportamenti spesso sconsiderati e pericolosi. Queste bravate includono vandalismo delle strutture balneari e uso improprio delle attrezzature disponibili. Tali azioni, sebbene possano sembrare atti di ribellione innocua, rappresentano un pericolo sia per i protagonisti che per l’integrità dei luoghi frequentati dai turisti e dagli stessi positanesi.

Un aspetto altrettanto allarmante è la tendenza di questi giovani a filmare le loro “imprese” e a condividerle sui social media. Piattaforme come Instagram diventano vetrine dove esibire le proprie “gesta”. La ricerca di approvazione e notorietà online potrebbe essere una delle principali motivazioni dietro queste azioni.

Il disagio dei giovani positanesi: bravate al lido e vantarsi sui social
foto d’archivio, rappresenta solo la minima parte di ciò che è avvenuto

Ma cosa spinge questi giovani a comportarsi in questo modo? Diverse sono le cause ipotizzabili. Una delle principali è il senso di noia e mancanza di opportunità. Positano, pur essendo un luogo turistico di fama mondiale, offre poche opportunità di svago e sviluppo personale per i giovani locali. La mancanza di spazi dedicati, attività culturali e sportive adeguate contribuisce a creare un vuoto che i ragazzi cercano di colmare con comportamenti estremi, però ciò non giustifica le loro azioni.
Un altro fattore è la pressione sociale e il bisogno di appartenenza. Nell’era digitale, la visibilità sui social media è diventata una moneta di scambio sociale. Mostrarsi audaci e trasgressivi può essere visto come un modo per guadagnare status e riconoscimento tra i pari.

Le bravate non rimangono senza conseguenze. Oltre ai rischi fisici legati a comportamenti pericolosi, vi sono ripercussioni anche legali e sociali. Le autorità locali dovrebbero essere costrette a intervenire, e i giovani coinvolti rischiano denunce e sanzioni. Inoltre, il danno all’immagine di Positano può avere ripercussioni sul turismo, principale fonte di reddito per la comunità.

Affrontare questo fenomeno richiede un approccio multifaceted. Le istituzioni locali devono investire nella creazione di spazi e attività per i giovani, offrendo alternative costruttive al tempo libero. Programmi educativi che sensibilizzino sui pericoli delle bravate e sull’uso responsabile dei social media possono contribuire a prevenire tali comportamenti.

Inoltre, è fondamentale coinvolgere le famiglie e la comunità nel monitorare e guidare i giovani. Creare un ambiente di supporto, dove i ragazzi si sentano ascoltati e valorizzati, può ridurre il bisogno di cercare attenzione attraverso atti sconsiderati.

Il fenomeno delle bravate al lido e del vanto sui social media è un segnale di disagio giovanile che non può essere ignorato. Positano, con le sue bellezze e opportunità, deve diventare anche un luogo di crescita e sviluppo per i suoi giovani. Solo attraverso un impegno collettivo e consapevole si potrà trasformare questo disagio in una risorsa per il futuro della comunità.

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