INPS: Attenti al lupo
Nella mia vita mi è capitato spesso di poter scrivere: “Ho avuto il privilegio ed il piacere di aver conosciuto…..”; oggi mi tocca scrivere: “Ho avuto la disavventura di conoscere il Sig. INPS”.
Quando sentivo racconti di problemi vari che amici e conoscenti avevano incontrato lungo la strada che porta all’agognata pensione, ero portato a difendere quella che ritenevo la prestigiosa INPS; poi è arrivato il mio turno ed ho iniziato l’inerpicata. Per onestà e carità di patria devo dire che i miei trascorsi lavorativi e quindi contributivi erano piuttosto complessi: ho iniziato a lavorare da Vigile urbano ed ho terminato da vice presidente FORMEZ, passando per la Scuola, Istituzioni Pubbliche e private, nonché libera professione di Geologo; un vanto? Per l’INPS un enorme problema che tre anni di PEC, mail, telefonate, processi on line e processioni allo sportello, non hanno ancora risolto.
Capii ben presto che da solo sarebbe stata dura e, seguendo i consigli di tanti e anche di qualche funzionario INPS, mi iscrissi ad un Patronato e per tre anni ho costretto una sua garbata e competente funzionaria a diventare mia compagna di un viaggio travagliatissimo nel corso del quale un giorno, candidamente esclamo: “ Dottore menomale che è capitato a lei tutto questo, altrimenti come avrei fatto?”. Sorvolando sui dettagli di oltre tre anni, qualche mese fa intravedo la luce oltre il tunnel del primo rateo di pensione all’orizzonte; purtroppo scopro altri buchi e mancanze nel mio montante contributivo e apro immediatamente un ticket on line sul portale dedicato, chiedendo di correggere e integrare gli importi della mia pensione; dopo altri due mesi di rimpalli fra la sede INPS di Salerno, quella di Roma territorialmente competente per l’ultimo mio datore di Lavoro, nel mio fascicolo personale sul portale INPS compare l’agognato messaggio che così recitava: “Risposta sede SALERNO-720000: E’ stata inviata segnalazione alla competente agenzia di Minori che provvederà nel prossimo mese di luglio ad aggiornare la posizione. Cordiali saluti.” ! Finalmente è finita!!!! Un bel niente, puntualmente il primo luglio la solerte agenzia di Minori (SA) mi scrive una laconica mail con la quale mi comunica: “per il ricalcolo della pensione a seguito di sistemazione contributiva è necessario inoltrare telematicamente una domanda di ricostituzione contributiva sulla pensione supplementare di vecchiaia”. La misura si colma!
Il Grande Lucio Dalla per tre anni ha continuato a cantare nella mia testa: ATTENTI AL LUPO, si perché è così che mi sono sentito: da solo in un bosco cupo a lottare con un lupo famelico. Per chi ha voglia di entrare con me nel problema e per quanti sono ancora in età lavorativa e non pratici della giungla INPS, cerco di sintetizzare il mio pensiero e quanto da me verificato:
Sul solo apparentemente avveniristico portale INPS, come sezione più cliccata c’è il “fascicolo previdenziale” e al suo interno l’estratto conto che con caratteri più piccoli in cima recita: “Il presente estratto conto ha carattere provvisorio ed informativo ed elenca i periodi contributivi attualmente registrati negli archivi dell’INPS. Non ha valore certificativo”, ATTENZIONE, quel “non ha valore certificativo” è l’inizio del baratro perché è errata la dicitura “elenca i periodi contributivi attualmente registrati”; per anni ho visto un estratto conto fedele ai miei periodi lavorativi e contributivi con tanto di importi corretti (dal 1973 Comune di Ravello Vigile urbano – al periodo di Sindaco di Ravello – alle dipendenze della Comunità Alto e Medio Sele – etc. etc.), ottimo lavoro di questa tanto vituperata INPS mi sono detto per anni, fin quando, alla mia domanda di Pensione, il Sig. INPS mi ha comunicato che non era vero nulla e che non avevo maturato neppure i 20 anni minimi di contribuzione.
Nonostante una Legge del nostro Stato vieta agli Enti Pubblici di richiedere ai cittadini la produzione di certificati ricavabili presso altri Enti pubblici, l’INPS ha chiesto a me di recuperare i vari attestati e periodi che nel frattempo erano magicamente scomparsi dal mio estratto conto dopo anni di loro presenza in bella mostra. A tutto questo aggiungo la scoperta più grossa: la macchina INPS è organizzata a Compartimenti che definire “stagni” è eufemistico; il mio fascicolo è stato in lavorazione in mille stanze INPS e nessuna sapeva cosa succedeva nelle altre; in tre anni ho conosciuto cento, mille, Sig. INPS, quasi tutti gentilissimi, qualcuno chiaramente non all’altezza del ruolo e del compito assegnatogli (ma questo potrebbe essere solo un mio pensiero sbagliato, atteso che non ho grande conoscenza degli apparati pubblici presso i quali ho avuto il privilegio di lavorare solo per 40 anni ).
Oggi dopo una mia precisa richiesta di revisione e di riparazione di loro mancanze ed inefficienze, qualcuno mi richiede un’ennesima domanda per ottenere quanto DOVUTOMI? Non vi pare che siamo al limite della vessazione e dell’omissione?
Gentilissimo Signor INPS mi dia qualche risposta, mi dica per esempio:
1) Perché l’apparato INPS è vessatorio nei confronti del cittadino che, nessuno lo dovrebbe dimenticare in PRIMIS i dipendenti INPS, è il vostro vero datore di lavoro?
2) Che fine fanno i soldi dei contributi che i datori di lavoro e i lavoratori versano all’INPS e che non concorrono a totalizzare il montante contributivo corretto?
3) Se il mio caso non è l’unico in Italia, di quanti milioni/miliardi di euro stiamo parlando?
4) Perché si continua a pubblicare un estratto conto che è fuorviante per il cittadino, che scopre dopo 50 anni che i contributi del Comune di Ravello regolarmente versati e riportati dal portale INPS fino al 2020 in estratto conto, non si ritrovano più e si richiede a lui di esibirne prova?
5) Perché una procedura regolarmente aperta dal cittadino e che richiede più tappe, viene chiusa alla prima tappa, costringendo il cittadino ad una nuova domanda per il prosieguo, e così avanti fino all’ennesima tappa che diventa…..a data da destinarsi?
6) Perché un portale, che solo “APPARE” avveniristico e fantasmagorico, non è altro che la mera riproposizione virtuale di un processo fisico farraginoso e complesso?
7) Perché, in tempi di AI a gogò, nessun allert è previsto nei processi innescati dalle domande del cittadino, e nel meccanismo farraginoso (UNIEMENS?) di versamento cumulativo dei contributi e abbinamento ai singoli lavoratori ?
8) Perché, un apparato enorme e costoso per le casse dello Stato (cittadini) qual è l’INPS, richiede al sistema privato del welfare il supporto di una miriade di patronati, consulenti, commercialisti, avvocati, a carico dei cittadini?
9) Si ha idea di come funzionano gli apparati previdenziali nel resto del mondo industrializzato?
Per quanti hanno avuto la pazienza di arrivare fin qui, raccomando:
A) Richiedete ogni anno un estratto conto certificativo e verificatene i contenuti con l’aiuto del datore di lavoro o di un CAF https://www.inps.it/it/it/dettaglio-scheda.it.schede-servizio-strumento.schede-servizi.55775.estratto-conto-certificativo-ecocert-ed-ecomar-.html ;
B) Non vi fidate di quello che vi si chiede e dice riguardo alla vostra posizione contributiva, in specie di quanto leggete on line, verificate sempre bene tutto e, se possibile, fatevi aiutare da chi è più esperto.
C) Per quanti hanno una storia lavorativa variegata con diverse posizioni lavorative e contributive, conviene da subito rivolgersi ad un consulente per verificare quali adempimenti è opportuno avviare.
Al Signor INPS mi permetto di dire, sarei lieto di approfondire ogni dettaglio di quanto scritto con chi ha la responsabilità dei processi e dell’organizzazione in una logica di mio contributo spontaneo, il sistema ITALIA e gli Italiani meritano un Istituto un poco diverso.
P.S. Per il Signor Inps Agenzia di Minori: “Non avanzerò alcuna ulteriore istanza, aspettando per i miei diritti, fiducioso, il rateo di agosto confidando nel ravvedimento operoso di qualcuno.
Dott. Secondo Amalfitano