Isa Danieli torna a Positano: una serata indimenticabile. Premi Gerardo D’Andrea a Davide Sacco e Anna Ferraioli Ravel fotogallery

Isa Danieli torna a Positano: una serata indimenticabile. Premi Gerardo D’Andrea a Davide Sacco e Anna Ferraioli Ravel

Positano, 31 luglio – Ieri sera, la splendida cornice di Piazza dei Racconti ha ospitato un evento che ha incantato il pubblico del Festival: il ritorno a Positano di Isa Danieli. L’attrice, amatissima dal pubblico italiano, ha regalato una performance emozionante con lo spettacolo “Raccontami – Una Passeggiata Devota”, un omaggio ai grandi maestri che l’hanno ispirata.

Con le sue parole cariche di emozione, Isa Danieli ha guidato il pubblico in un viaggio attraverso la sua carriera, condividendo aneddoti e riflessioni sui maestri che l’hanno accompagnata, da Eduardo De Filippo alla drammaturgia contemporanea. Uno spettacolo intimo e profondo, che ha toccato il cuore di tutti i presenti.

Un legame speciale con Positano

Il ritorno di Isa Danieli a Positano è stato un momento particolarmente significativo. L’attrice, infatti, ha un legame profondo con questa terra, avendo ricevuto qui il Premio Annibale Ruccello nel 2003. La sua presenza ha conferito alla serata un’atmosfera magica, sottolineando l’importanza del Festival nel promuovere la cultura e il teatro di qualità.

Premi Gerardo D’Andrea: i vincitori

La serata è proseguita con la consegna dei Premi Gerardo D’Andrea, con Isa Danieli nel ruolo di madrina. Il premio dedicato al miglior autore e regista è andato a Davide Sacco, mentre il riconoscimento per i nuovi protagonisti della scena è stato assegnato all’attrice e produttrice Anna Ferraioli Ravel.

Un successo da record

La serata dedicata a Isa Danieli è stata un successo senza precedenti. Il pubblico ha accolto l’attrice con un’ovazione, dimostrando ancora una volta l’affetto e l’ammirazione che la lega al pubblico italiano.

Positano conferma ancora una volta la sua vocazione per la cultura e il teatro, offrendo al pubblico eventi di altissimo livello. Un’estate indimenticabile, che ci lascia con la voglia di tornare presto a vivere emozioni così intense.

Motivazione

PREMIO GERARDO D’ANDREA – NUOVA DRAMMATURGIA

A DAVIDE SACCO

davide sacco

Un talento innato e una forte personalità che si aggiungono alle esperienze che, sin da bambino, gli hanno consentito di respirare l’aria del Teatro, osservando con minuziosa attenzione l’arte dei suoi genitori, senza ripercorrerne le orme, ma assorbendone lo spirito fino a diventare un autore raffinato e intelligente, i cui testi sono stati interpretati da artisti quali Lino Guanciale e Francesco Montanari, nonché regista profondo e arguto, dei suoi testi e di grandi classici come Amleto di Shakespeare, dirigendo, tra gli altri, un Maestro del Teatro quale Franco Branciaroli. Di recente ha dimostrato, infine, straordinarie doti di imprenditore teatrale, condividendo con Montanari la direzione artistica del Teatro Manini di Narni.

Davide Classe 1990, di Torre del Greco (NA), studia pianoforte e tamburi. Nel 2008 si diploma all’I.C.R.A. Project di Michele Monetta come Mimo /Attore e si laurea in Arti e storie dello spettacolo a La Sapienza, Universita di Roma. Dopo essere stato aiuto regista accanto ai registi: Massimo Popolizio, Geppy Gleijeses, Tato Russo, Lello Arena, Livio Galassi, Vincenzo Cerami, Gigi Savoia, Luciano Melchionna e altri, lavora come regista dirigendo attori come Francesco Montanari, Massimo Venturiello, Gianmarco Saurino, Maria Pia Calzone e tanti altri; come autore collabora con Amnesty International, Teatri Molisani, Asti Teatro, Napoli Teatro Festival, EU Collective Plays! Cura la drammaturgia per lo spettacolo “Ma.Ma Le voci di un sogno” dedicato a Nelson Mandela e Miriam Makeba in collaborazione con l’Ambasciata del Sud Africa nell’ambito del progetto Mibact Migrarti. E curatore per il Teatro di Roma della mostra su Peter Stein: “Nato a Berlino nel ‘37” presso il Teatro Valle di Roma, nonhè la direzione del Mercato dell’Arte e della Civiltà, progetto speciale del Napoli Teatro Festival. Per il Teatro Parioli di Roma, cura il progetto Grammatiche teatrali sull’educazione dello spettatore. Cura la rassegna di nuova drammaturgia “Quinta Armata” per il Teatro Marconi di Roma e il progetto Tradizione il Teatro di domani sostenuto dalla SIAE. Dirige a Roma la “Lunga Vita Festival” con il patrocinio EUNIC e il Festival Narni Citta Teatro (riconosciuto dal MIC). Da settembre 2021 è codirettore, insieme a Francesco Montanari, del Teatro Manini di Narni. Recentemente, ha diretto i testi da lui scritti: “L’uomo più crudele del mondo” con F. Montanari e L. Guanciale; “Napoleone. La morte di Dio” con L. Guanciale; “Sesto Potere” con F. Montanari e C. Caccamo. Proprio in questi giorni è reduce dal Festival del Teatro Romano di Verona dove ha presentato una personalissima versione dell’Amleto di Shakespeare, con Francesco Montanari, Franco Branciaroli, Sara Bertelà, Francesco Acquaroli.

Il secondo Premio Gerardo D’Andrea dedicato ai nuovi protagonisti della scena andrà all’attrice e produttrice Anna Ferraioli Ravel.

Motivazione

PREMIO GERARDO D’ANDREA – NUOVI PROTAGONISTI

a ANNA FERRAIOLI RAVEL

anna ferraioli

I luoghi della costiera amalfitana l’hanno vista crescere e spiccare il volo di attrice a teatro e al cinema nonché di produttrice e autrice di documentari sul rapporto tra vecchie e nuove generazioni. Il suo giovane talento artistico vanta già una brillante carriera, impegnata in ruoli significativi, diretta da registi quali Rocco Papaleo, Neri Marcorè, e Paolo Virzì, e fra tutti ci piace ricordare e premiare la straordinaria interpretazione nel film “I tre De Filippo” di Sergio Rubini, in cui è stata una intensa Titina, incarnandone perfettamente la verve, l’ironia, la caratura drammatica ma anche tanta sorprendente e vitale sensualità.

Anna Ferraioli Ravel, cresciuta in Costiera Amalfitana, dopo gli studi di diritto internazionale italo-francese, si trasferisce a Roma e si diploma presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Da quel momento si divide tra cinema e teatro. Nel 2018 debutta come protagonista nel film “Ci vuole un fisico” di A. Tamburini (tratto dall’omonimo pluripremiato cortometraggio, per cui si aggiudica il Premio “Carlo Delle Piane” e il premio alla migliore interpretazione al Bridge of Arts di Rostov). Sergio Rubini la sceglie per interpretare Titina De Filippo nel film “I fratelli De Filippo”, che le vale la candidatura ai Nastri D’argento come migliore attrice e ai David di Donatello come miglior interprete della canzone “Faccio a polka” di Nicola Piovani. Entra poi a far parte del cast di “Scordato”, l’ultimo film di Rocco Papaleo. Ultimamente ha vestito i panni di “Elvira” in “Zamora”, l’opera prima di Neri Marcorè, e quelli di “Sabry Mazzalupi” in “Un altro ferragosto” di Paolo Virzì. Con la sua casa di produzione, Abuelita, si dedica alla scrittura e alla produzione di documentari che approfondiscono il rapporto tra vecchie e nuove generazioni.

Albo d’oro Premio Gerardo D’Andrea

Nel 2022, alla prima Edizione, per la sezione drammaturgia assegnato Fabio Pisano, per le nuove protagoniste all’attrice Marianna Fontana. Nel 2023, i Premi sono stati attribuiti rispettivamente alla nuova drammaturgia a Emanuele D’Errico e all’attrice Maria Vera Ratti per la sezione nuove protagoniste.

I due Premi Gerardo D’Andrea sono opera dell’artista Francescapia Imbembo, allieva dell’Accademia di Belle Arti di Napoli con cui il Positano Teatro Festival ha instaurato una collaborazione, grazie alla responsabile del dipartimento scultura, prof.ssa Rosaria Iazzetta. Il primo premio all’autore e regista Davide Sacco descrive le storie che prendono vita, ricreando una forma circolare che poggia su una mezzaluna, quasi ad identificare nella metafora di questa forma, l’evoluzione e la costante modifica che l’autore crea, nella diversità degli spettacoli che mette in scena. Il secondo premio Gerardo D’Andrea all’attrice Anna Ferraioli Ravel emula la forma che l’acqua assume all’infrangersi delle onde sugli scogli. La scultura si erge verso l’alto definendo una nuova forma ma frammentaria, ad indicare la continua evoluzione enfatizzata dal contrasto, tra nero dell’esterno e la trionfante luce interiore dell’attrice, come quest’ultima quando nel buio del teatro si esibisce.
Francescapia Imbembo, classe 2000, vive a Grumo Nevano (Na). E’ iscritta al II anno del Biennio specialistico, alla Scuola di Scultura, dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Attenta osservatrice, delicata artista, si appassiona alla forma tridimensionale, passando dal design alla scultura, attraverso le tecniche pittoriche e scultoree. I premi in terracotta bianca, sono stati realizzati, secondo le tecniche di lavorazione manuale e a singola modellazione, creando pezzi unici, ispirati, dall’esperienza teatrale a Positano.

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