Massa Lubrense, obbligo di AIS nell’Area Marina Protetta Punta Campanella. Il Tar nega la sospensiva ai Charter

Obbligo di AIS nell’Amp Punta Campanella, Il Tar nega la sospensiva ai Charter.
Il Sistema di Identificazione Automatica è stato previsto nel nuovo Disciplinare dell’Area Marina Protetta per le barche che svolgono attività di locazione e noleggio. 55 società a giugno avevano impugnato il provvedimento che quindi resta in vigore.
Il Tribunale Amministrativo Regionale ha negato la richiesta di sospensiva del nuovo Disciplinare dell’Area Marina Protetta Punta Campanella che quindi resta in vigore. Cinquantacinque società di noleggio e locazione, a giugno, avevano impugnato il provvedimento dell’Amp che regolamenta le attività dei charter all’interno della Riserva Marina, prevedendo, tra le altre cose, anche l’obbligo di installare a bordo dell’AIS, il Sistema di identificazione automatica, in grado di rilevare la posizione e la velocità del mezzo nautico. Una sorta di deterrente per evitare l’alta velocità e la navigazione sotto costa o in zone interdette, un problema in costante aumento negli ultimi anni con un gran numero di infrazioni registrate e segnalate dalla Riserva Marina. Le 55 società di Charter, in attesa della pronuncia di merito, hanno chiesto di sospendere il provvedimento. L’Amp Punta Campanella si è costituita in giudizio, difesa dall’avvocato Giuseppe Ruberto. L’ udienza in camera di consiglio del 24 luglio si è conclusa con la cancellazione della causa dal ruolo, su richiesta delle società ricorrenti, senza la fissazione di una data di svolgimento dell’udienza pubblica per la trattazione del ricorso nel merito. All’esito della discussione è emersa l’insussistenza – quanto meno su un piano probatorio – del pregiudizio grave e irreparabile che avrebbe giustificato l’adozione di un provvedimento cautelare da parte del TAR.
Per la trattazione e decisione del ricorso nel merito non è stata ancora fissata una data per l’udienza pubblica, che, comunque dovrebbe svolgersi non prima del prossimo anno, quindi oltre il periodo di efficacia del Disciplinare integrativo impugnato.
Il nuovo provvedimento resta quindi in vigore fino alla sua data di scadenza, 31 dicembre 2024, in attesa di quello del 2025 (l’Amp redige un Disciplinare ogni anno). Le società di noleggio e locazione che svolgono la loro attività nell’Amp devono, pertanto, essere autorizzate dall’ente Gestore del Parco, dimostrando di aver attivato l’iter per la richiesta dell’AIS.
“La decisione del Tar non ci sorprende perché abbiamo compiuto tutti i passaggi necessari per ratificare il nuovo Disciplinare nel modo corretto – osserva il Direttore dell’Amp Punta Campanella, Lucio De MaioLa mancata sospensione del provvedimento, inoltre, permetterà ai charter di richiedere l’autorizzazione per svolgere la loro attività, mentre con la sospensiva, invece, si sarebbe creato un vuoto normativo che avrebbe impedito qualsiasi attività di noleggio e locazione nell’Amp Ora, seguendo le indicazioni del Ministero dovremo tenere conto del numero di Charter autorizzati quest’anno anche per il successivo Disciplinare e per l’estate prossima”.
“Eravamo in fiduciosa attesa e ora siamo pronti a riprendere il dialogo con la categoria – sottolinea Lucio Cacace, Presidente Amp Punta Campanella – Il nostro intento è sempre e solo quello di regolamentare, non certo ostacolare, un’attività che è aumentata in maniera esponenziale negli ultimi anni. Garantire una fruizione più sostenibile, attenta all’ambiente, più ordinata e sicura, è il nostro obiettivo, anche nell’interesse dei charter”.

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