Oggi la Chiesa festeggia Santa Maria Goretti

Questa martire della purezza, emula delle vergini dei primi secoli della Chiesa, nacque a Corinaldo (Ancona) il 16 ottobre 1890 da una famiglia povera. A10 anni perdette il padre e toccò alla giovanissima Maria prendersi cura dei fratelli più piccoli e dei bambini dei vicini di casa quando i loro familiari si recavano nei campi a lavorare. Nel 1899 la famiglia si trasferì a Ferriere di Conca, presso Nettuno in provincia di Roma, nella tenuta del conte Attilio Mazzoleni. Qui la santa visse gli ultimi tre anni di vita senza poter mai frequentare la scuola per la povertà della famiglia e per l’eccessiva distanza dai centri abitati. Si distingueva per la sua pietà e per la sua grande devozione alla Vergine. Non tollerava i discorsi cattivi e diceva alla mamma, quando le raccomandava di stare attenta alle compagnie che frequentava: «Meglio morire piuttosto che dire parole brutte». Un diciottenne vicino di casa, Alessandro Serenelli, che aveva tentato diverse volte di insidiarla senza riuscirvi; nel pomeriggio del 5 luglio 1902, esasperato dalla resistenza della ragazzina, la pugnalò ripetutamente con un punteruolo, mentre lei gli diceva: «Dio non vuole che si facciano queste cose; tu vai all’inferno!». Portata all’ospedale dei Fatebenefratelli a Nettuno, fu sottoposta a intervento chirurgico senza successo. Il giorno seguente, dopo aver ricevuto la Comunione e aver perdonato al suo assassino, esclamò: «La Madonna mi chiama!”» e spirò. Il Serenelli fu poi condannato a 30 anni di lavori forzati: secondo la sua stessa testimonianza, nel 1910 si operò in lui una conversione dovuta a un sogno in cui gli era apparsa la giovane Maria; da quel momento la sua condotta cambiò e quando uscì dal carcere con tre anni di anticipo, fu accolto nella comunità dei Cappuccini delle Marche, dove morì a 89 anni dopo una vita di riparazione ed espiazione. Beatificata da Pio XII nel 1947, la Goretti fu da lui canonizzata il 24 giugno 1950, presente la mamma della santa.

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