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Perché le processioni diventano teatro?
Quanto accaduto alla Festa patronale di Minoriin Costiera amalfitana mi sembra abbastanza surreale perché è come se, sempre di più, i Sindaci volessero fare i preti ed i preti i Sindaci.
Purtroppo, non è la prima volta che accade e credo che non sarà neanche l’ultima. Quindi c’è da chiedersi quali sono le ragioni profonde di tutto questo.
Partiamo con il ricordare che Benedetto Croce, da non credente, nel 1942, per spiegare di che pasta era fatta la nostra civiltà, scriveva “Perché non possiamo non dirci cristiani”.
Poi c’è stata la Dc e, paradossalmente, per 50 anni scene di questo tipo non se ne vedevano. Oggi, invece, le vediamo. Perché?
Dobbiamo capire cosa è cambiato. Nel nostro piccolo, in costiera amalfitana, sul piano della società civile, la risposta è semplice e chiara: gran parte della popolazione è uscita dall’’indigenza, girano più soldi ma contemporaneamente oggi ci ritroviamo in una realtà dove, tranne rare eccezioni, i giovani non si sposano più e non fanno figli. Non a caso l’età media della popolazione sale, di anno in anno, inesorabilmente verso l’alto. Quindi, sarebbe naturale che i Sindaci si preoccupassero innanzitutto di questo: lo scenario di Amalfi senza più amalfitani diventa sempre più realistico. Idem anche per tutti gli altri Comuni.
Dall’altra parte, sul versante ecclesiale, 70 anni fa, alle Messe di Natale e di Pasqua, le Chiese erano affollate al punto tale che diverse persone si portavano le sedie da casa per sedersi. Oggi siamo ad una frequenza delle Messe domenicali intorno al 5% della popolazione e forse neanche.
Cosa è rimasto? Sono rimaste le processioni che sempre di più non si capisce cosa siano davvero. Ciascuno le “interpreta” e le “usa” a modo suo.
Conclusione. Gia molti anni fa il poeta cattolico inglese Eliot si chiedeva: “È l’umanità che ha abbandonato la Chiesa o è la Chiesa che ha abbandonato l’umanità?”
A questa domanda d. Luigi Giussani rispose: “Tutte e due”.
E, con questo, direi che c’è parecchia carne sul fuoco per riflettere su quanto accaduto.