Forse stiamo scherzando: con uno scarno comunicato dell’ufficio per la liturgia si consiglia/impone di evitare gli abusi che hanno preso il sopravvento, ecc. Quindi portare a spalla la statua del Santo di turno è un abuso, perchè ci sono i portatori ufficiali, forse diplomati ma che si tramandono l’azione da padre in figlio. E portare la statua a spalla non è un atto di fede, di devozione, quale che sia la veste del portatore? anche i peccatori dichiarati potrebbero diventare portatori(redenzione), , giustificati anche da un grande arcivescovo che ne ammise uno, autodichiaratosi peccatore ,al tavolo di un convegno diocesano.
Questo serve a riempire le chiese che si svuotano sempre di più per tante cause, comprese le vuote omelie e le lunghe cerimonie: qualche messa dura più di quella papale. E nessuno muove un dito con tro chi usa da laico il pulpito solo per dimostrare la propria vuota cultura o per velata propaganda.
Questi personaggi , compreso qualche religioso, sono da controllare.
Nessuno dovrebbe impedire ad un politico o militare o altro di essere per un tempo brevissimo portatore, anche perché questi non dovrebbero avere alcuna certificazione. Il comun icato sembra persino un atto di rimprovero per qualche prete.
Questi nuovi arrivati all’epoca nostra portavano i calzoni corti o erano ,ancora in fasce o portavano il grembiule lungo a scuola. Nessuno ha tirato in ballo la chiesa, se non qualche mente contorta o votata al male, all’inciucio, alla denigrazione, al desiderio di apparire.
La tempestività lascia qualche dubbio, per cui è opportuno ribadire che la Chiesa è del popolo. Nei limiti!