Positano, il quartiere di Fornillo si prepara a festeggiare Santa Margherita video

A Positano il quartiere di Fornillo si prepara a celebrare la festa di S. Margherita vergine e martire, protettrice delle gestanti, venerata nella chiesa a lei dedicata.
Per l’occasione Fornillo si veste a festa impreziosendo ancor di più la sua bellezza ed unicità, ricca di storia e di arte. Uno dei quartieri positanesi che offre scorci panoramici straordinari che hanno ispirato artisti e poeti.
Quella di Santa Margherita è una festa che affonda le sue radici nella tradizione, molto intima ma forse per questo ancora più bella e vera. Un ringraziamento va sicuramente ad Antonio Cioffi che, coadiuvato da altre persone del quartiere, cerca di mantenere in vita la tradizione.
Margherita era figlia di Edesimo o Edesio, un sacerdote pagano e si presume sia rimasta orfana di madre dai primi giorni di vita, tanto che il padre la affidò ad una balia segretamente cristiana che la educò a questa fede e quando ritenne che fosse matura la presentò per ricevere il battesimo. Tutto ciò avvenne, ovviamente, ad insaputa del padre.
Margherita crescendo apprendeva la storia di eroismi dei fratelli di fede, irrobustiva il suo spirito ispirandosi al Vangelo, si sentiva decisa ad emulare il coraggio dimostrato dai cristiani davanti alla crudeltà delle persecuzioni e nelle sue preghiere chiedeva di essere degna di testimoniare la sua fedeltà a Cristo.
Il padre ignaro di tutto ciò decise di riprendere la figlia ormai quindicenne presso la sua casa di Antiochia. Margherita una sera chiese al padre cosa rappresentassero quelle statuette e le lampade che erano in casa, il padre spiegò che quelli erano gli idoli che adorava ed invitò Margherita a bruciare incenso per loro. Ella ascoltava quasi indifferente quello che il padre le diceva, il padre credette che Margherita mancava di una educazione religiosa adeguata al proprio rango sociale e la affidò così ad un maestro di sua conoscenza che dirigeva una scuola dove si insegnava un po’ di tutto. Margherita non gradiva gli insegnamenti pagani e dopo poco tempo rivelò al padre di essere cristiana. Per tale motivo il padre non esitò a mandarla via di casa, quindi Margherita ritornò dalla sua balia che l’accolse come reduce vittorioso di un’aspra battaglia. In campagna Margherita si rese utile pascolando il gregge ed un giorno, mentre conduceva le pecore al pascolo venne notata da Olibrio, nuovo governatore della provincia, che rimase rimase colpito dalla sua bellezza e cercò di convincerla a diventare sua sposa ma Margherita si dichiarò subito cristiana e fu irremovibile nel professare la sua fede. Il governatore, dopo un lungo interrogatorio, alle risposte di Margherita, controbatte con la flagellazione e l’incarcerazione.
Secondo la tradizione, in carcere a Margherita appare il demonio sotto forma di un terribile drago, che la inghiotte, ma lei armata da una croce che teneva tra le mani, squarcia il ventre del mostro sconfiggendolo. Da questo fantastico episodio, nacque nella devozione popolare quella virtù riconosciuta a Margherita, di ottenere, per la sua intercessione, un parto facile alle donne che la invocano prima dell’inizio delle doglie.
Dopo un breve periodo di carcere, Margherita è sottoposta ad un nuovo martellante interrogatorio davanti a tutta la cittadinanza, anche in quest’occasione, essa non esita a proclamare a tutti la sua fede e l’aver dedicato a Cristo la sua verginità. Ancora una volta viene invitata ad adorare ed offrire incenso agli dei pagani, ma lei si rifiuta e menziona il brano del vangelo di Matteo dicendo “quando sarete dinnanzi a magistrati e ai presidi, non vi preoccupate come o che cosa dovete rispondere, perché lo Spirito del Padre vostro, che sta nei cieli, parlerà per voi”.
Mentre tutti osservavano quanto stava succedendo, una forte scossa di terremoto fece sussultare la terra e apparve una colomba con una corona che andò a deporre sul capo di Margherita.
Questo fatto prodigioso, le affermazioni di Margherita, il suo rifiuto delle pratiche pagane e le molte conversioni che avvennero, mandarono su tutte le furie il governatore che emise la sentenza di condanna per Margherita: “Venga decapitata fuori della città”.
Margherita fu decapitata il 20 luglio 290 all’età di quindici anni.
PROGRAMMA DELLA FESTA
Sabato 13 luglio

– Ore 18,30: Rosario – Coroncina – celebrazione Eucaristica pre-festiva
Mercoledì 17, giovedì 18 e venerdì 19 luglio (Giornate Eucaristiche)
– Ore 17,30: Esposizione e adorazione del Santissimo Sacramento
– Ore 19,00: Recita del Vespro e benedizione Eucaristica, segue la celebrazione Eucaristica e la recita della coroncina.
Sabato 20 luglio (Festa liturgica di S. Margherita V.e M.)
– Ore 07,30: Lodi celebrazione Eucaristica
– Ore 19,00: recita del Vespro, a seguire solenne celebrazione Eucaristica con la BENEDIZIONE DELLE GESTANTI per chiedere la grazia di un parto felice e la salute del nascituro

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