Praiano omaggia il compianto maestro della fotografia Giovanni Scala con una mostra dei suoi scatti più belli

Praiano rende omaggio al compianto maestro della fotografia Giovanni Scala, “fotografo cantastorie ambulante”. Una figura di grande rilievo che noi di Positanonews abbiamo avuto l’onore di conoscere e seguire da vicino.
E quale migliore omaggio ad un artista se non dedicargli una mostra nella quale è possibile visionare i suoi scatti più belli e significativi, appositamente selezionati. L’esposizione, che celebra il contributo insostituibile di Scala alla cultura visiva della regione, è stata inaugurata sabato scorso presso la Congrega del SS Rosario e resterà aperta fino alla fine del mese di luglio.
La passione di Giovanni Scala per la fotografia ebbe origine ad Amalfi quando, per la prima volta, entrò nello studio del fotografo Ernesto Samaritani e ne rimase affascinato. Nel 1955 uno zio di ritorno da un viaggio a New York gli regalò la sua prima macchina fotografica, segnando l’inizio di una carriera che lo avrebbe visto documentare la storia e l’evoluzione della Costiera Amalfitana.
Allievo prediletto del celebre artista Ernesto Samaritani, Giovanni Scala è stato il fotografo di Casa Savoia ed ha raccolto per anni foto storiche di Praiano, unendole ai suoi numerosi scatti che hanno documentato momenti di vita quotidiana e paesaggi senza tempo.
La memoria storica di Praiano deve tanto ai suoi passi, alla passione, alla ricercatezza dei luoghi, agli “scatti” continui verso la gente. Giovanni Scala, scomparso il 25 aprile 2019, ha saputo raccontare, come nessun’altro, i segreti, la voce e le “insenature profonde” di Praiano.
Era la voce dei pescatori, dei “corallari”, in un unico sentiero di fotografie e amore per la musica e per la storia. Un personaggio che ha saputo trasformare in “tammurriate” le passioni nascoste di tanti che avevano la musica nel sangue e la voglia di esprimersi. Un uomo trasversale che ha saputo unire l’amore per la famiglia e per i suoi tre figli al richiamo e alla voce della strada che lo trasportava verso sentieri che avrebbero fatto la storia di Praiano e dei Praianesi. Fu così che tra la fine degli anni Settanta ed gli inizi degli Ottanta mise su il gruppo di canto popolare della costiera amalfitana. Le voci di Giovanni e del fratello Pasquale accompagnavano le note e le danze della gente in una cornice magica e surreale. Un precursore tra tradizioni e “bianco e nero” che ha davvero intercettato la creatività di tanti artisti, residenti e turisti. Un uomo che si confrontava ogni giorno con i pescatori per disegnare le sue trame fantasiose, sempre ben radicate sul territorio, e renderne reale la bellezza.
La mostra, che espone una selezione delle sue fotografie più significative rigorosamente in bianco e nero, vuole essere un sentito omaggio alla memoria di Giovanni Scala, celebrando il suo contributo insostituibile alla cultura visiva della regione. Perché i veri artisti non muoiono mai ma continuano a vivere nelle loro opere.