Riflettori sul clarinetto

Penultimo appuntamento lunedì 29 luglio, alle ore 21,30, per i concerti del lunedì in piazza Pagano a Pisciotta firmati dal M° Mauro Navarra, che avrà ospite lo Strange Clarinet Quartet di Massimo Buonocore, Antonio Di Costanzo, Nicola Fusco e Francesco Abate

 Penultimo appuntamento per I Concerti del Lunedì, kermesse giunta alla XXI edizione dedicata alla musica classica, jazz e d’autore, organizzata dall’Associazione Artisti Cilentani con il contributo del Comune di Pisciotta e del suo Assessorato al Turismo, ideati e firmati dal M° Mauro Navarra, flautista e docente presso il liceo musicale Parmenide di Vallo della Lucania che all’attività concertistica unisce l’ultradecennale esperienza di Direttore Artistico. Grande concorso di pubblico legato alla manifestazione, per i primi tre appuntamenti del cartellone inserito sin dallo scorso anno nel progetto “Pisciotta Borgo Vivo” nell’ambito del PNRR Attrattività dei Borghi Storici promosso dal Ministero della Cultura, conta sulla valorizzazione turistica della ridente località cilentana attraverso eventi di grande impatto culturale. Nei programmi dei concerti c’è grande attenzione della manifestazione verso i giovani: in questo ambito si inserisce il concerto, di lunedì 29 luglio dello Strange Clarinet Quartet, formato da Massimo Buonocore, Antonio Di Costanzo, Nicola Fusco e Francesco Abate, protagonisti di un originale percorso virtuosistico legato a questo eclettico strumento. Una formazione questa, nata dall’intenzione comune  di far rivivere il repertorio canonico e non, proponendo, accanto ai lavori della tradizione colta, brani popolari, adattamenti e rivisitazioni in chiave moderna, con il preciso scopo di raggiungere un pubblico vasto ed eterogeneo. L’ambizione di varietà interessa tanto il genere quanto il periodo, determinando la fisionomia altamente dinamica e cangiante di questa giovane formazione nonché l’ampio raggio temporale del repertorio affrontato. Alle ore 21,30, nell’ormai abituale cornice di piazza Pagano, il quartetto principierà il concerto con un omaggio di Richard Percival all’ arrangiatore e pianista, Billy Strayhorn, ombra di Ellington che, un pezzo in tempo medio fatto di equilibrio e musicalità, oscillazione perfetta e sensata, evocatore di quel tappeto morbido, affidato agli impasti con i vari tagli del clarinetto, caratteristica di tante pagine del Duca, del quale celebriamo il cinquantenario dalla scomparsa, come ad esempio Mood Indigo. Si passerà quindi al tango con Contrabaejando di Astor Piazzolla, una trascrizione che saluterà un’introduzione del clarinetto basso, sotto forma di cadenza. Ed ecco Tessa di Yves Gourhand, una pagina briosa e di facile comunicativa. Melodie balcaniche per quell’Underground Tango firmato da Goran Bregovic, dalla colonna sonora del film di Emir Kusturica, un capolavoro in cui il compositore suona con una band gitana intrecciandosi con caratteri modali originali, riusciranno a coinvolgerci in pieno nel loro variopinto gioco, portandoci a smemorarci, ad ogni suono, in una stupefacente mescolanza, col suo profilo romanzesco, svelante la modernità di ogni luogo e di ogni tempo. Ancora Piazzolla con Libertango attraverso cui ricorderemo le “Lezioni di tango” di Potter , con il suo moto tutto barocco di tensione e distensione esteso sia alla minima frase che all’intera composizione, per sottolineare quei momenti regolarmente ed emozionalmente in bilico – dato caratterizzante della musica argentina – fra un lirismo allentato e dolente, talora fino alla rarefazione, e picchi di alta drammaticità e forza penetrativa. Immersione tra le grandissime firme delle colonne sonore del cinema a cominciare da Luis Enriquez Bacalov con Il Postino, la storia di un incontro tra un poeta cileno e un pescatore mancato, la cui musica non è altro che la linea continuativa che lega il sentire di quella terra sudamericana alla malinconia di quelle “reti tristi” dell’ Isola, per passare all’ Ennio Morricone di “Nuovo Cinema Paradiso” il tema d’amore dalla emozionante vena nostalgica, prima di ascoltare l’eterna rumbetta di La vita è (sempre) bella! di Nicola Piovani. Quindi, il valzer musette scritto da Franco Migliacci, con il quale scorrazzeremo sulla Mercedes – Benz SSK 1928 di Lupin III, prima di prendere il tempo passando per Take Five di Paul Desmond, il brano più famoso dell’album Time Out del 1959, dedicato ai tempi impossibili come questo 5/4. Il quartetto si trasformerà, poi, nella Cantina Band, direttamente da Star Wars, con il loro motivetto del porto spaziale di Mos Eisley, se il loro genere musicale è ben definito, ed è chiamato Jizz, il loro pezzo più famoso, ovvero quello che ci ha fatti innamorare tutti, si chiama Mad About Me, firmato da John Williams. Una gemma del song book di George Gershwin, una interessantissima summa dell’universo esecutivo ed improvvisativo del compositore, sarà “Oh, Lady Be Good”, prima di passare a Yesterday di John Lennon, canzone fondamentalmente molto semplici, ma proprio perché così di chiara tessitura, eccezionalmente efficace, altamente comprensibile, assolutamente affatto scontata. Si potrà quindi rivivere la musica e l’energia della musica dei Queen, che ha segnato la storia del rock e che ancora oggi affascina il pubblico in tutto il mondo. Finale con l’affascinante bolero Historia de un amor scritto nel 1955 dall’autore panamense Carlos Eleta Almarán per suo fratello in seguito alla morte della cognata. Concluderà questa XXI edizione de’ I concerti del Lunedì, il Concerto dell’Orchestra Filarmonica Pugliese con un “Omaggio a Giacomo Puccini”. Lunedì 5 agosto sul Porto di Marina di Pisciotta la compagine strumentale eseguirà un articolato programma lirico sinfonico con la partecipazione di due giovani promesse della lirica nazionale Maria Giulia Milano (soprano) e Aldo Caputo (Tenore).

 

 

 

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