Abbiamo trascorso con Lei, nel Suo Santuario, il mese di maggio. Le Omelie sono state coinvolgenti: il Parroco, proclamata la PAROLA DI DIO e facendo sempre riferimento a quello che Dio ci aveva appena detto, ci ha spiegato l’ordito e la trama della rete d’AMORE tessuta da Dio per donarci la Vita Eterna, la generosa disponibilità di Maria che ha accettato di diventare la Madre di Gesù, l’AMORE dello SPIRITO SANTO … il Consolatore che, come Gesù ha chiesto al Padre, è venuto ed è rimasto con noi (Giovanni 14-16) per renderGli testimonianza. Non sono in grado di trasmettere quanto ho ascoltato, né di riferire le mie personali risonanze, ma posso affermare che siamo stati condotti per mano lungo un sentiero lontano anni luce da quelli che ci venivano indicati in passato e dai “fioretti” che consistevano in rinunce del tutto inutili ed infruttuose. Concludo con un accorato invito: non dite più la Madonnina, la madre di Gesù è stata la più grande donna: ad appena tredici anni ha accettato di concepire il Figlio di Dio pur sapendo che rischiava la condanna a morte per lapidazione, si è messa in viaggio da sola per andare dalla cugina Elisabetta, ha affrontato un viaggio non semplice e quando la gravidanza volgeva al termine, ha messo alla luce il figlio affidandosi all’inesperto Giuseppe non potendo disporre, com’era consuetudine anche nelle nostre case, della collaborazione delle vicine esperte (noi le chiamavamo mammane), ha allevato il figlio e lo ha lasciato andare non ignorando che sarebbe arrivata la SUA ORA … che LEI ha affrontata con dignità e coraggio benché dilaniata dal dolore; un Apostolo aveva tradito, dieci erano scappati come conigli impauriti, uno solo era rimasto al suo fianco!
Come fa il Sacerdote dall’altare ripetiamo: “La grazia del Signore Gesù Cristo, la carità di Dio e la comunione del Santo Spirito sia con tutti noi” (II Cor. 13,13).
Prof. Francesca LAURO