Sorrento: falsa telefonata del figlio in carcere, 68enne truffata di oltre 40mila euro. Arrestata 25enne

Sorrento: falsa telefonata del figlio in carcere, 68enne truffata di oltre 40mila euro. Arrestata 25enne
Per evitare che il figlio coinvolto in un presunto incidente finisse in carcere, aveva consegnato contanti e preziosi per oltre 40mila euro. Ma il sinistro era falso, come falsi erano il carabiniere e l’avvocato che lo scorso 21 maggio avevano contattato un’anziana di Sorrento, vittima di una truffa per la quale ora è finita agli arresti domiciliari una giovane napoletana di 25 anni.

Ad eseguire l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della locale Procura della Repubblica, sono stati i carabinieri della compagnia di Sorrento (quelli veri). La 25enne raggiunta dal provvedimento è accusata di truffa aggravata dall’età avanzata della vittima, nonché dalla rilevante gravità del danno patrimoniale cagionato.

Stando a ciò che hanno appurato gli inquirenti, la vittima era stata contattata telefonicamente da una persona che si era presentata come maresciallo dei carabinieri, spiegando che il figlio della donna, utilizzando il telefono cellulare mentre era alla guida, aveva investito una persona e per questo era stato portato in caserma.

Subito dopo la donna, 68 anni, era stata raggiunta sempre al telefono dal falso avvocato della persona investita, che l’aveva convinta a consegnare ciò che aveva di prezioso in casa altrimenti il figlio sarebbe finito in carcere. Successivamente uno degli autori del reato si era presentato presso l’abitazione della vittima per la riscossione del denaro e dei gioielli, facendosi consegnare 1.200 euro in contanti e gioielli in oro per un valore di circa 40mila euro.

Grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona e alle altre attività investigative, i carabinieri hanno appurato come la 25enne di Napoli fosse direttamente coinvolta nella truffa. La giovane, dopo le formalità di rito, è stata posta agli arresti domiciliari.