Statua a spalle! Alcune considerazioni ……. di Giuseppe Civale
Saper conciliare il sacro con il profano è stato l’artificio che ha assicurato finora la sopravvivenza della Chiesa. Ma non esageriamo e non rinnoviamo lo storico dissidio tra Stato e Chiesa, ormai agli sgoccioli! Come mai lo svolgimento di processioni di questo genere ha luogo in regioni in prevalenza meridionali? Ma andiamo all’oggetto della disputa! Mi sorprende che un’operazione così squisitamente teatrale abbia generato tanto clamore. Certo, l’idea è stata geniale ai fini mediatico-pubblicitari. Ricordo per inciso che in un passato anche recente le autorità comunali, ossia la cosiddetta giunta, si limitava a seguire la processione, disciplinatamente posizionata tra statua e banda musicale. Certo la partecipazione dei sindaci locali potrebbe rivelarsi un gradito auspicio per risolvere i vari problemi del territorio: traffico, servizi sanitari, frane, disoccupazione, scarsa disponibilità di abitazioni. In conclusione non ci resta che attendere pazientemente risultati più concreti di quanto ci si possa attendere da una processione, per quanto popolare!
Giuseppe Civale