Ieri sera a Villa Fondi esibizione del soprano vietnamita Hien Nguyen
Piano di Sorrento (NA) Ieri sera sulla terrazza di Villa Fondi, nell’ambito della rassegna Estate Blu promossa dal Comune di Piano di Sorrento, a margine della presentazione libraria del saggio “Per rabbia e per amore” dedicato a don Peppe Diana” (Guida Editori) a firma del giornalista Raffaele Sardo (l’Unità, Il manifesto, Ilfattoquotidiano.it. e Anno Zero) si è registrata la bella esibizione del soprano Hien Nguyen, evento musicale organizzato dalla Società dei Concerti Sorreno con la consulenza artistica del Maestro Paolo Scibilia. Il Sud-est asiatico da alcuni anni registra un interesse sempre più convinto e appassionato verso la cultura europea e in particolar modo verso il Bel Paese culla del canto lirico, non a caso dalla Farnesina stessa rimbalza la notizia che dopo i successi riscossi, sin dal 2001, in tutta l’attività artistico-musicale sviluppata in campo nazionale e internazionale, la Fondazione World Youth Orchestra (WYO) proseguirà il suo impegno nella diffusione degli ideali di pace e dialogo tra i popoli attraverso l’arte e la musica con il progetto “Suoni di fratellanza”, in programma quest’anno proprio in Vietnam. L’obiettivo è promuovere la cooperazione artistico-culturale tra l’Italia e il Vietnam, sviluppando il linguaggio artistico, musicale e teatrale dei giovani e sostenendo la produzione degli artisti vietnamiti. Nel corso del 2024, primo dei tre anni di attività previsti nel Sud-est asiatico, “Suoni di fratellanza” si svolgerà grazie al sostegno della Fondazione CDP e al contributo di LCA Studio Legale, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Hanoi, il Consolato Generale d’Italia a Ho Chi Minh City e alcuni importanti partner vietnamiti e internazionali. Detto questo, l’esibizione del Hien Nguyen a Piano di Sorrento è un’ottima testimonianza di quanto la nostra cultura musicale abbia fatto breccia nei cuori di tanti giovani musicisti vietnamiti, che in occasione dei cento anni della morte si misureranno anche con le opere di quel mostro sacro della nostra musica dotta che è stato Giacomo Puccini, che con la Turandot spalancò le porte della lirica all’Oriente, incantandoci anche con le immagini sceniche firmate dal suo scenografo Chini che era vissuto per per tre anni (1911-1913) in Siam (attuale Thailandia). Hiền Nguyễn è docente all’Università dell’arte di Hanoi (Hanoi College of Art), laureata in Arte dello Spettacolo (Voce) presso Accademia nazionale della musica del Vietnam, grazie ad una borsa di studio del governo italiano nel 2012 ha potuto seguire per due anni vari corsi singoli al Conservatorio di Milano. Ha collaborato con la “Vietnam National Opera & Ballet”, la “Vietnam National Music” e il “Song and Dance Theatre”. Nel 2018 ha vinto il primo premio nel Festival delle Arti dell’Asia Pacifica (APAF) tenutosi in Malesia. Nel 2022 firma l’album Yêu và Mơ, mentre nel febbraio di quest’anno ha collaborato insieme al Professore Gianni Kriscak e la Dottoressa Trịnh Thị Oanh al testo “Lịch sử opera Ý” (Storia dell’opera italiana). Ieri sera sulla terrazza di Villa Fondi ha potuto dare un piccolo saggio della sua arte misurandosi, con bravura, nell’esecuzione di brani cari al pubblico sorrentino come “‘O Sole mio” ma soprattutto “Caruso” di Lucio Dalla meritando gli applausi di un pubblico che le ha riconosciuto non solo il talento ma anche quella determinazione, elegante e trascinante, che chi mastica letteratura contemporanea orientale ha imparato a riconoscere alle donne vietnamite grazie all’opera della poetessa Phan Que Mai Nguyen: Quando le montagne cantano.
A cura di Luigi De Rosa
Il soprano Hien Nguyen