A Chiena a Campagna (SA): festa straordinaria col finale triste

A Chiena a Campagna (SA): festa straordinaria col finale triste
Per circa 35 anni sono stato giornalista pubblicista; è la prima volta che mi trovo nell’insolito ruolo di cronista e di soggetto dell’articolo per una brutta disavventura.
Mi sono recato la scorsa Domenica 11 Agosto insieme ai miei famigliari a Campagna in provincia di Salerno per partecipare ed assistere a La Chiena , una sorte di carnevale d’estate dell’acqua. La manifestazione ha origini incerte e probabilmente si rifà a dopo il 1656 anno di una terribile epidemia di peste in Campania. Consiste nell’allagare le vie princioali del centro storico deviando le acque del fiume Tenza grazie ad un antico canale artificiale. Sono due i momenti clou della manifestazione: le passeggiate con l’acqua alle caviglie e le secchiate che rappresentano ina sorte di purificazione vicendevole tra tutti i partecipanti provvisti di secchi. L’organizzazione provvedec a dare la possibilità di lasciare in spogliatoio e deposito borse, zaini ed affini raccomandando però di non lasciare effetti personali, documenti e denaro all’interno delle borse e zaini. Sono rimasto quindi da solo in costume da bagno ed ho quindi protetto il mio borsello contenente cellulare, portafogli ,documenti e maglietta all’interno di una doppia busta di plastica per salvaguardare il cellulare dall”acqua delle secchiate. Quindi per poter partecipare a mani libere alle secchiate ho affidato la mia doppia busta di plastica contenente il borsello ad una commessa di un bar, che gentilmente la ha posto sotto un bancone esterno. Probabilmente qualche ladro ( o gruppo di ladri) organizzato vedendo la scena ed approfittando dell’ossessivo alto volume della musica e delle secchiate. Ha facilmente sottratto il mio borsello per rubarle. Sono letteralmente stato lasciato in costume da bagno. Ed in costume da bagno mi sono presentato alla locale stazione dei Carabinier, dove il carabinierevaddetto non mi ha lasciato entrar poiché a torso nudo. Nonostante le mie reiterate proteste e spiegazioni rapide dell”accaduto, il carabiniere è andato via senza offrirmi nessun tipo di ausilio e dicendomi di denunciare il tutto alla stazione carabinueri del mio paese di residenza. Oltre al danno anche la beffa. Meno male che un altro carabiniere esterno alla caserma mosso a compassione mi ha offerto il suo cellulare per le telefonate d’emergenza. Insomma sono tornato a casa triste ed in costume da bagno. Una disavventura che ha reso triste quella mia giornata… anzi indimenticabile

Commenti

Translate »